Accanto alla Mont de Prial è possibile salire anche una elevazione della cresta spostata più verso ovest e quotata 2423 m, questa richiede alcuni passaggi su roccette esposte.
Da Cara si segue il sentiero che inizia poco a valle della prima casa, e ci si addentra subito nel fitto e fresco bosco. La bella mulattiera consente di guadagnare rapidamente quota, salendo con pendenza piuttosto marcata.
si esce dal bosco in località Chateroux 1380 m, dove si incontra per la prima volta la strada sterrata (riservata agli aventi diritto) che porta a Kiri e ad altre baite sparse. Si prosegue sul sentiero ben segnalato passando accanto alla chiesetta di Santa Maddalena, e poi alla bellissima chiesa di Kiri (S.Pietro in Vincoli), con fontana antistante. Il sentiero prosegue a sinistra, ora addentrandosi verso il cuore del vallone.
Si superano le case di Kiri e quindi con un tratto pianeggiante si arriva a Ceve 1665 m e poi a Chalasc 1739 m, dove si entra in un rado bosco di larici. Da qui in poi i segnavia vanno ricercati attentamente mentre il sentiero non sarà mai particolarmente marcato.
Si raggiunge un ruscello e si prosegue a destra senza attraversarlo, per un ripido pendio di erba e massi; successivamente si piega a sinistra e lo si attraversa per portarsi nel prato sottostante il grosso alpeggio di Prial Desot 1924 m (bel balcone panoramico).
Si prosegue a monte di esso, per tracce oppure seguendo la strada sterrata che toccate altre baite abbandonate termina poco sopra nei pressi di una presa dell’acquedotto.
Il sentiero continua in direzione ovest, salendo l’avvallamento che a quota 2200 m circa conduce ad un vasto altopiano erboso (stupende fioriture a inizio estate). Ora si può decidere se puntare sempre verso ovest per vaghe tracce al grosso ometto posto sulla sella di fronte e poi da qui a sinistra per dorsale fino alla Mont de Prial, oppure se seguire (a fatica) il sentiero che piega a sinistra puntando all’alpe Prial Damon 2241 m, e quindi al colle sovrastante 2329 m. Da questo si va a destra per facile dorsale erbosa fino al grosso ometto del Mont de Prial 2411 m.
Sempre dal colle invece andando a sinistra si inizia a salire lungo il crestone che condurrà al Monte Lose Bianche. Inizialmente si resta sull’ampia dorsale, poi in vista di un cucuzzolo roccioso che è l’anticima, occorre individuare una traccia che si mantiene 30 m sotto il filo di cresta sul versante del vallone di salita, quindi si raggiunge una selletta tra anticima e cima, che si raggiunge salendo un tratto di massi accatastati.
Ritorno per lo stesso percorso di salita, oppure passando prima dal Mont de Prial (che perciò va tenuto come seconda cima) e poi proseguendo per il lungo crinale prima verso nord poi verso est toccando le quote 2352 m, 2297 m e poi il Mont Las d’Arne 2259 m. Da questo per tracce si scende nel vallone di salita, raggiungendo la strada poderale a Brenghia 1800 e quindi ricollegandosi al sentiero già percorso in salita nei pressi della chiesa di Kiri.
- Cartografia:
- IGC n. 9