Conviene chiedere passaggio a camper e furgoni
(aggiornamento agosto 2021)
Da Vinadio si scende per 1 km verso il colle della Maddalena.
Quindi si svolta a sinistra imboccando il Vallone di Sant’Anna, e parte la salita per il colle della Lombarda (22 km – 1450 metri di dislivello) .
Dopo una prima parte più ripida, superato il bivio di Sant’Anna, la salita offre maggior respiro e si arriva al colle della Lombarda (2350 m).
Una rapida discesa in mezzo agli impianti da sci di Isola 2000 ci conduce nel cuore della stazione (non propriamente una bellezza!) e poi giù ancora verso Isola (890 m).
Si imbocca una bella pista ciclabile che fiancheggia la strada e porta in una quindicina di km, con lieve ascesa, a Saint Etienne de Tinée (1150 m).
Si attraversa il torrente e si attacca la salita della Bonette (25 km – 1650 metri di dislivello), molto costante senza strappi particolari, scandita dalla classica e precisa segnaletica francese che accompagna queste grandi classiche.
L’ambiente è quello classico dei colli del sud della Francia, presto esce dalla vegetazione e diventa spoglio, senza ombra. Importante non farsi scappare l’unica fontana a disposizione per riempire le borracce, verso metà salita (Bousiéyas – 1850 m).
Si giunge al colle della Bonette (2715 m) e di qui (facoltativo) con uno sforzo supplementare si completa il giro al “colle” della cima della Bonette (2802 m) per toccare il record francese (anche se in Francia, erroneamente, dicono “europeo”) di strada più alta.
La discesa su Jausiers è fatta di 28 km di puro divertimento su un percorso estremamente vario, con continui cambi di panorami.
Si imbocca a questo punto la strada che sale al colle della Maddalena (24 km – 750 metri di dislivello), il terzo colle, più breve e meno ripido dei tre, ma che arrivati a questo punto può opporre un po’ di resistenza.
Tratto più sostenuto fra il bivio per il colle di Vars e Meyronnes, poi un po’ più di respiro e poi ancora qualche strappetto fino al colle.
Raggiunto il colle restano gli ultimi 32 km. di discesa, la prima metà abbastanza scorrevole, la seconda dove sui pedali occorre spingere (oltre a sperare di non avere il vento che soffia al contrario).
Ultimi, maledettissimi 500 metri di salita per raggiungere Vinadio e il dado è tratto…