E’ anche possibile partire dal Lago del Serrù o addirittura dai Piani del Nivolet per i meno allenati, riducendo però notevolmente la discesa.
Da Ceresole Reale, si risale la strada provinciale 50 del Colle del Nivolet, prima con un tratto in falsopiano lungo il lago artificiale, poi in località Chiapili di Sotto la salita inizia sul serio, e mantiene pendenze costanti tra l’8 e il 10%, toccando le baite di Chiapili di Sopra e giungendo alla Diga del Serrù. Qui una brevve discesa permette di passare accanto alla Diga dell’Agnel e quindi di affrontare le ultime rampe per il Colle del Nivolet 2612 m (nel periodo estivo la strada è soggetta a limitazioni di traffico a motore).
Dal colle si scende per 500 m sul versante valdostano, quando dopo il secondo tornante prima del Piano del Nivolet, si nota sulla sinistra una palina indicante i vari sentieri. Tra questi il 9A anche quello per il Col Leynir, che sarà da seguire fino alla fine.
Si deve superare bici a fianco un primo breve tratto con pendenze eccessive e qualche sasso, poi raggiunto un pianoro erboso si può salire in sella ed in breve piegando a destra toccare un alpeggio. Il sentiero prosegue a monte del fabbricato, con una rampa più ripida ma pedalabile, poi inizia lo spettacolo; si pedala su vaste praterie solcate da questo stupendo sentiero terroso, costeggiando in alto a destra il Lago Rosset.
Un lungo mezzacosta porta alla base di un costone erboso, che si risale con innumerevoli serpentine quasi totalmente pedalabili, unica difficoltà i tornanti molto stretti che talvolta obbligano ad appoggiare il piede a terra.
Terminate le rampe i detriti prendono il posto all’erba, e si entra in una conca racchiusa sotto la Punta del Bes. Una breve discesa non ciclabile a causa di grossi massi, e si giunge all’inizio della valletta che proviene dal Col Leynir. L’ambiente cambia ancora, e si risale per i caratteristici ghiaioni di color rossastro. Si incontra una diramazione, conviene seguire il sentiero di sinistra che si infila in una specie di canalone, pedalando ancora un breve tratto mentre i 100 m di dislivello prima del colle occorrerà farli con bici al fianco a causa della pendenza. In prossimità del col Leynir il sentiero quasi pianeggiante consente di pedalare fino ai 3084 m. Dai Piani del Nivolet al colle ciclabilità in salita 85%.
Ora per chi volesse proseguire fino alla Cima del Taou Blanc 3438 , sarà tutto portage fino in vetta con brevi tratti a spalla; poco oltre il colle si supera un diedro/canale di circa 20 m (I°) che ci porta ai pendii finali dapprima dolci e poi via via sempre più ripidi. Una facile arrampicata finale permette di guadagnare la cima.
Discesa:
Si ritorna ai Piani del Nivolet lungo il percorso di salita, il sentiero è ciclabile al 95%, solo un tratto piuttosto ripido sotto il colle richiede molta attenzione (e una full) per il resto si tratta di una discesa molto dolce e panoramica, molto divertenti gli stretti tornantini. Di tanto in tanto brevi passaggi sono da fare a piedi a causa di qualche pietra di troppo, ma è davvero poca cosa. Ai Piani del Nivolet breve risalita per il colle, dal quale se si è stanchi conviene tornare giù su asfalto fino a Ceresole.
Variante Per la Strada Reale, si scende su asfalto per un paio di km fino ad un piccolo laghetto sulla sinistra, Lago Losere; qui un evidente sentiero-mulattiera si stacca in leggera salita, fino ad un colletto che si affaccia sulla Valle Orco. Inizia qui la discesa, dapprima molto bella e facile con una lunga tagliata, fino ad un bivio, dove si tralascia il sentiero più evidente che prosegue verso il Colle Sià, piegando su una traccia a destra con indicazione Bastalon e Buffà. Un breve tratto impegnativo tecnicamente porta all’alpeggio Bastalon (ottimo punto panoramico) dove sulla destra continua il sentiero inerbito ora più semplice, che scende intercettando la Strada Reale che proviene dalla Diga dell’Agnel.
Ora la si segue senza possibilità di errore, molto bella e divertente. Solo qualche breve passaggio franato obbliga a mettere il piede a terra, ma la ciclabilità è del 99%.
Si scende finchè la strada Reale non interseca l’asfalto, ma al curvone successivo riprende e si mantiene a mezza costa in alto rispetto alla strada provinciale. Si supera un ponte di legno e si può scendere fino a Chiapili di Sopra, da dove per forza di cose bisognerà rientrare a Ceresole per la strada del Nivolet. Consigliabile percorrere il bello sterrato lungo il lago artificiale.