Il punto culminante deve aver subito dei crolli negli ultimi decenni, perché risulta piuttosto diverso da come descritto nella Guida dei Monti d’Italia. La roccia è complessivamente scadente e pericolante, soprattutto nella parte appena sopra il colle Perduto.
Dal coronamento della diga di Ceresole reale salire al colle Perduto seguendo il canalone NE.
Dal colle vi sono diverse possibilità per iniziare la salita verso la cima della Levannetta. Con residuo innevamento della parte passa del versante SO è preferibile risalire per questo, per ripidi pendii altrimenti di terriccio e scasciume franoso, con un traverso verso sx (NO) prima, quindi verso dx (SE) poi, in modo da raggiungere la fascia detritica sopra il colle. Qui si può giungere anche direttamente dal passo seguendo le rocce della cresta S di dubbia qualità.
Da questo punto si traversa leggermente verso N e si sale l’ampio canalone roccioso racchiuso fra la cresta S e la cresta NE, collegando rampe detritiche o nevose a brevi salti di roccia (passi di II). Verso la cima, raggiungere la cresta NE, piuttosto esposta, e per essa verso sx raggiungere la base del castelletto finale, costituito da due esili torrioni di granito alti circa 4 m di dubbia stabilità. Per mezzo di un esile terrazzino sul fianco SO, molto esposto nel vuoto, si può raggiungere la forcella fra i due (blocco incastrato in obliquo), da dove si dovrebbe poter salire sul punto culminante con un’arrampicata breve ma molto esposta.
Discesa: dalla via di salita.
- Cartografia:
- Carta IGC 1:25.000 n. 103
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia