Per non ravanare quando l’erba è molto alta e il sentiero poco visibile conviene prenderlo non dove è indicato dal cartello segnaletico ma dopo avere superato i servizi igienici, su un grosso masso si trova la scritta 116 e il sentiero passa alla dx idrografica di un piccolo ruscello. Con ampi tornanti si superano ripidissimi pendii erbosi, poi oltrepassata una bella cascatella si perviene al Pian di Sulè 2526 m, su un pietrone si trova una freccia e la scritta Lera, Sulè, dopo il pietrone scendere a sx in direzione del grande masso in mezzo alla pietraia (ometti), si supera il ruscello e si imbocca il sentiero che compie un semicerchio a dx per poi salire sulla dorsale, da dove proseguendo si giunge a un bel pianoro erboso con un minuscolo laghetto sulla destra.
Seguendo gli ometti si sale il pendio roccioso che si vede di fronte e si arriva a un altro bel laghetto glaciale,
costeggiarlo a sinistra e poi piegare subito a destra puntando a un colletto a sinistra della cima Testa Nera che incombe sul lago (seguire descrizione nelle note) una volta arrivati nell’anfiteatro (grande pietraia) lo si percorre puntando a un evidente intaglio(a destra si trova la cima centrale 3321 metri) a sinistra la riconoscibile cima orientale per la presenza dalla statua della madonna. Conviene salire stando più sul bordo sinistro meno pietraia e qualche traccia, arrivati al colletto seguire la cresta est, non difficile, ma parecchio esposta, superando i punti più ostici sul versante sud.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo