Volendo abbreviare il percorso, si può partire direttamente dallo spiazzo sotto il Santuario Maria Ausiliatrice, raggiungibile su strada asfaltata.
Bel panorama sull'arco alpino e sulla pianura torinese.
Dalla piazza di Givoletto, si segue per il centro storico e la chiesa, fino ad incontrare sulla destra l’indicazione per la frazione Rivasacco; si passa un ristorante, e subito dopo inizia il sentiero con i piloni votivi bianchi, in salita decisa.
Si incrocia la strada asfaltata (via Santa Maria) e si riprende a salire fino al bel Santuario Maria Ausiliatrice, ottimo punto panoramico, posto nei pressi della sommità del Monte Castello.
Si scende per la sterrata sul versante opposto, fino ad uno spiazzo adibito a parcheggio. Si prosegue lungo lo sterrato oltrepassando un’area per il trial, e si continua in salita per la pista tagliafuoco di destra (lo sterrato di sinistra riporta alle frazioni alte di Givoletto, non seguirlo).
Si continua sulla strada finchè si restringe diventando sentiero, fino a giungere ad un ruscello (secco d’estate), che va attraversato verso sinistra. (attenzione a non seguire il sentiero di destra che termina nel nulla).
Per un breve tratto il sentiero è poco visibile ed inerbito, ma si prosegue in piano finchè si incrocia la traccia principale che proviene da Borgonuovo, quindi si piega a destra, e si sale molto ripidamente il costone erboso, seguendo la traccia e i vecchi segni di vernice, percorso intuitivo se non c’è erba alta. Quando la pendenza molla un po’, la traccia si sposta progressivamente verso destra, fino a raggiungere la dorsale Est che scende dal Monte Lera.
Ancora un breve tratto seguendo questa dorsale, e si giunge alla Cappella Madonna della Neve 1211 m.
Per salire alla cima del Monte Lera, occorre avere voglia di districarsi tra la fitta vegetazione, la cima non offre grossi spunti di interesse, quindi ci si può anche fermare alla cappella.
Se si vuole continuare, si seguono le tacche di vernice rosse e bianche, molto ben segnate su alberi e rocce, che salgono a monte della chiesetta, tra fitta boscaglia alternata a fasce rocciose; su terreno ripido e un po’ scivoloso, si giunge all’anticima dove termina il sentiero segnato, e si trova una piccola edicola con una Madonna, e il libro di vetta. Per raggiungere la cima, poco distante ma un po’ laboriosa, si segue una labile traccia in direzione ovest, sul crinale, districandosi alla meglio tra arbusti, rami e le ultime roccette; la cima è riconoscibile da una torretta di grossi massi accatastati.
Per la discesa, una volta ritornati alla cappella Madonna della Neve, si hanno diverseopzioni.
- 1. Sul percorso di salita.
- 2. Si scende integralmente tutta la Costa Crest, ovvero la lunga dorsale Est del Monte Lera, riconoscibile per i tre tralicci dell’alta tensione. Il percorso è semplice ed evidente, si ignora il bivio a sinistra per Varisella, e si continua lungo la dorsale; occorre compiere una breve risalita ad un cucuzzolo, per poi intraprendere la lunga discesa, a tratti un po’ ripida, fino al parcheggio nei pressi della chiesa Maria Ausiliatrice. Da qui di nuovo a Givoletto lungo i piloni della Via Crucis.
- 3. Si scende per l’itinerario di salita fino al bivio nei pressi del ruscello, ma anziché girare a sinistra per ritrovare la pista tagliafuoco, si continua dritti sulla traccia che scende alla frazione Borgonuovo di Givoletto. Si ritrova la strada asfaltata che riporta al centro del paese.
- 4. Si può compiere l’intero giro delle creste di Givoletto, seguendo il sentiero a mezza costa che inizia dalla cappella Madonna della Neve, e si porta in direzione del Monte Rosselli, quindi Monte Baron, frazione Borgonuovo, Givoletto (vedere itinerario dedicato).
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.9 Basse Valli di Lanzo, Val Ceronda e Casternone