
Risalire ancora un pò il sentiero e poi abbandonarlo a sinistra rimontando il dosso prativo dello zoccolo alla base del bracciolo sinistro del Trono. Giunti a due terzi, piegare a destra e puntare verso una zona di ontani che difende un incassato canalone valanghivo ad incisione torrentizia. Risalirlo al meglio prestando molta attenzione ai blocchi instabili e alle fasce rocciose umide. Superare alcune strozzature e poggiarsi di preferenza a destra su placchette levigate (passaggi di III°). Sbucare infine nel terzo vallone di Leitosa, che si risale a sinistra del nevato, puntando all'evidente terzo torrione della cresta. Salire il canale alla base del gendarme e attaccare a destra di un canale camino caratteristico, a sinistra dell'inizio di "Camelot reggia immortale" (ore 2, ore 2,45 - 3 in tutto).
L1: salire una zona di rocce rotte, poi vincere una parete compatta piegando leggermente a destra 6a. Sormontare il muro superiore, evidente e compatto, solcato da un’esile fessura 6a+ (1 chiodo), ribaltandosi su una cornice. Seguirla verso destra e raggiungere alcuni blocchi accatastati, oltre i quali agguantare un fessurino impegnativo 6b. Piegare poi a sinistra e pervenire a un pulpito di fermata (2 chiodi).
Superare la crepa che incide la parete verticale soprastante (chiodi extraplat necessari) 5c e 6a, uscendo su una terrazza erbosa con arbusti che costituisce il tratto mediano del torrione (S2 su blocchi). Salire puntando al secondo tratto del gendarme evidente e compatto, di colore nerastro. (S2 bis). Superare alcuni gradoni con lame un pò instabili 3c e sosstare su una cengia caratterizzata da due grandi blocchi appoggiati (S3, clessidre). Nella parete seguire il sistema di lame-fessure soprastante, con magnifica scalata atletica 5b, guadagnando il fondo di un diedro con ciuffi erbosi (S4 su chiodo e friend).
Non salire il diedro ma andare a destra su placca lavorata riagguantando il sistema di fessure assai sinuoso 5b. Seguire la fessura e poi 5b, uscire a destra su una cornice attestandosi alla base di unla lama notevole (S5 friend). salire la fessura a destra 4c e poi guadagnare la parete soprastante, articolata e caratterizzata da roccia giallastra (S6 friend). spostarsi diversi metri a destra per evitare le lame strapiombanti sovrastanti, puntando a una lama che si vince in opposizione 5c (faticoso), uscendo a destra in un sistema di cengie (S6). salire senza via obbligata su rocce facili 3c uscendo alla terrazza laterale del torrione (contare ore 4,30 di scalata).
Discesa: dall’estremità della terrazza, nell’itaglio della prosecuzione della cresta NO della Leitosa, reperire un ancoraggio che permette di calare nell’orrido sootostante, fino a una piattaforma detritica. Di qui un’altra calata su clessidra permette di raggiungere la conoide detritica e il fondo del vallone.
Materiale: una scelta di chiodi, nut e friend fino al n° 3 bd. Utilissimi cordoni “da abbandono”
- Cartografia:
- Valli di Lanzo - Fraternali editori
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