





Dagli chalets proseguire lungo il vallone per un breve tratto pianeggiante fino a quando si biforca (passerella); a destra si va verso il Col d’Etache, a sinistra verso il Pas de la Coche. Da questo punto due possibilità:
a) Itinerario NORMALE. E’ lungo, noioso e non remunerativo. Le carte ed i vari itinerari recensiti indicano di salire a destra inizialmente su accumuli di valanga poi spostandosi a sinistra su ripidi pendii con piccole dorsali ed accenni di vallette (sul versante vi è pure una traccia di sentiero seguendo il quale è più agevole la salita) tenendosi sempre sulla sponda sinistra orografica del piccolo ruscello Cote Cornue fino a sbucare su un ripiano a circa quota 2.450.
Non salire oltre ma iniziare un noioso attraversamento a semicerchio a sinistra quasi in piano aggirando il bordo del plateau Plan des Eaux soprastante un risalto alla base della parete del Grand Bec d’Etache; proseguire a lungo attraversando fino a giungere nella comba del ruscello d’Etache nei pressi dei ruderi di un antico ricovero m. 2.534.
Proseguire a sinistra salendo direttamente alcuni tratti di pendio sostenuti che si presentano di fronte o se troppo ripido proseguire ancora nel vallone effettuando un aggiramento più lungo su pendii moderati fino a giungere ad un ripiano a quota 2.800. A questo punto l’itinerario per la vetta è evidente; salire direttamente a piacimento il pendio che si pone di fronte alquanto sostenuto tenendosi nella parte alta gradualmente a sinistra per aggirare l’anticima da quel lato; portarsi poi a destra verso la cresta, scavalcarla e facilmente in piano raggiungere la sommità;
b) Itinerario di VARIANTE diretto. Se la comba a sinistra (versante ovest del Petit Vallon) dove sono presenti delle cascatelle nella gorgia (Ruisseau du Plan d’Etache) è ben innevata e sicura salire lungo il passaggio del sentiero per il Pas de la Coche (bolli rossi e gialli; un paio di punti di passaggio sono obbligati e spesso costringono a togliere gli sci; consigliabili i ramponi) giungendo in un ripiano intermedio dal quale si può salire (da sinistra a destra; ramponi) o un ripido pendio, o un canaletto sostenuto o un altro pendio aperto con uscita ripida (dove passa il sentiero). Da quest’ultimo attraversando in piano a sinistra ci si va a raccordare all’itinerario a); Salendo invece il pendio di sinistra od il canaletto, all’uscita da questi ci si tiene a sinistra imboccando un aperto ampio pendio-canale che porta direttamente al di sopra del ripiano 2.800 e da questo si continua sull’itinerario a).
In discesa varie possibilità. 1) Discesa su itinerario normale (BS). 2) Consigliabile in caso di buon innevamento e condizioni sicure l’itinerario variante b) che scende verso la gola del rio d’Etache, (OS a tratti) evitando l’ampio giro fatto in salita con l’t. a); in tal caso dalle gobbe al di sopra di quota 2.800 tenersi subito a destra e scendere direttamente l’ampio pendio canale e prima di raggiungere i risalti alla sua base spostarsi a sinistra e scendere il pendio od il canaletto che portano ad un ripiano intermedio; scavalcare a destra due risalti (a volte occorre togliere gli sci) raggiungendo facilmente i pendii corridoio che consentono di scendere direttamente verso il ripiano di partenza della passerella; ; dal ripiano intermedio è anche possibile portarsi a sinistra e scendere agevolmente dei pendii-canaletti fino al ripiano di partenza, valutando bene le condizioni (pendii esposti al sole con cascatelle di ghiaccio soprastanti). 3) Traversata con discesa sul pendio NW (OS). Dalla vetta scendere per un breve tratto il sostenuto pendio nord, calcolando poi di raggiungere comodamente la sella a destra della quota 3.106 (da questa un canale Ovest porta direttamente in fondo al vallone con passaggi obbligati in strettoie che confluiscono nel Ruisseau du Petit Vallon – Sci ripido). Proseguire sulla cresta a volte affilata in direzione nord lungo un primo tratto pianeggiante seguito da una breve risalita superabile in scaletta, fino a giungere nell’imbocco del pendio canale NW. Pendio a 40° (4.1-E2) con in partenza qualcosa in più per un dislivello di 250/300 mt. Scendere fino alla base di tutti il pendio e proseguire su bei falsipiani fino al bordo, dal quale osservando bene, imboccare uno dei canaletti che presenta innevamento migliore e lungo di essi (pendii ripidi) giungere direttamente agli Chalets de St Barthélemy.
- Cartografia:
- Olizane - Ski de randonnée - Savoie
- Bibliografia:
- Olizane - Ski de randonnée - Savoie
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