La via cordata du Crot ha la particolarità di essere attrezzata con fittoni e alcuni scalini come quelli che di solito si trovano nelle ferrate moderne. Non ci sono pertanto spit o soste su doppio ancoraggio. Non è però da considerarsi come una via ferrata perché non c’è il cavo d’acciaio di sicurezza. Per assicurarsi da un fittone fino al successivo è necessario l’uso di una corda.
Si percorre un giro ad anello percorrendo in parte la strada asfaltata che sale al di sopra della frazione di Le Crot. È quindi possibile lasciare l’auto in diversi punti per intraprendere la gita.
All’inizio del sentiero si trova un cartello con foto panoramica del percorso. È consigliabile scattare una foto a questo pannello e averla a portata di mano durante la gita. Lungo il percorso ci sono varie sezioni, ognuna ben indicata da un cartello che ne riporta il nome.
Lasciata l’auto in prossimità del cartello indicatore del percorso, si cammina in piano per una decina di minuti prima di incontrare il primo risalto. Non essendoci “soste” attrezzate è possibile scegliere, in base alle capacità tecniche della cordata, se proseguire facendo brevi tiri di corda o se procedere in conserva protetta. Il percorso alterna tratti verticali intervallati a brevi trasferimenti (sempre protetti da riccioli di acciaio) fino al bivio dell’Eperon de guides. Questo sperone ha una chiodatura un po’ più distanziata e richiede una discreta capacità in arrampicata. Giunti in cima allo sperone si rientra sull’itinerario facendo una calata in corda doppia. Segue un traverso su sentierino discendente che conduce ad un masso. Vi è qui la possibilità di passare sotto il pietrone o di aggirarlo con breve passo esposto. La via procede ora con passaggi tecnicamente più semplici e se si procede a tiri invece che in conserva, si superano facilmente le tempistiche indicate sul pannello. Noi, in tutta calma, abbiamo impiegato più di due ore. Si continua a salire traversando la parete con andamento da sx a dx. Giunti in cima si approda ad un bel sentiero tra boschetti e prati. Si continua a salire e questo può portare a pensare di aver perso la deviazione per scendere alla strada e successivamente all’auto. Non abbandonare il sentiero perché in basso ci sono dei salti di roccia. Giunti ad un bel pianoro erboso si vede la strada carrozzabile che va percorsa per tornare all’auto…