Necessari friends medi grandi e scarponcini per i tratti da camminare (molti) o anche per tutta la via. Via segnata da sbiadite verniciate rosse.
Discesa lungo la via di salita, presenti anelloni per le doppie e in molti tratti occorre disarrampicare.
Meglio procurarsi una relazione dettagliata e uno schizzo per non perdersi ...
Salita:
Poco prima della forcella, salire sull’evidente rampa rocciosa che con direzione opposta al sentiero porta all’imbocco di un impressionante canalone (I+). Attaccare il canalone sul suo lato sinistro (salendo) seguendo un sistema di cenge e passi di facile arrampicata (II/II+ roccia levigata).
Il canalone è sbarrato al suo termine da un evidente masso; salire a sinistra del masso fino a raggiungere la stretta forcella tra la Cima Grande ed il suo avancorpo sud (Forcella della Piramide – un passo di III). Da qui è ben visibile tutta la parete sud.
Passare sull’altro lato della forcella e, senza perdere quota attaccare i gradoni subito a destra. Salire per gradoni successivi all’interno di una sorta di anfiteatro (II+/III) fino a raggiungere una seconda forcella. Da qui scendere per salire sul lato opposto (targhe, II+) per poi salire su sfasciumi puntando all’evidente parete nerastra tra la cengia mediana e la cengia collare.
La parete è solcata da un lungo e marcato camino. Raggiunta la base del camino, si potrà notare una spaccatura/camino inclinata verso destra. Arrampicare al suo interno in opposizione (IV- passaggio chiave – levigato e scivoloso – sosta nella sua metà).
Allo sbocco della spaccatura si raggiunge una sorta di piccola terrazza da cui si può ammirare la parete ovest della Cima Piccola. Da qui salire una paretina di 10 metri molto esposta ma ben appigliata (III+).
Al suo termine ci si trova sulla cengia collare, da percorrere seguendo gli ometti verso sinistra per un centinaio di metri. Ora si è nei pressi della vetta. Salire diritti seguendo i vari ometti per poi dirigersi verso destra in un camino nascosto. Si sale il camino per 15 metri (III) fino a raggiungere delle facili terrazze ghiaiose.
Traversare verso destra superando una pancia rocciosa di pochi metri (III) fino ad un ripido caminetto (III-) e da qui, in vista della croce, si salgono le ultime facili roccette fino alla sommità.
Discesa:
Discesa a ritroso per la via di salita. Le doppie variano da 4 a 8 a seconda di quanto si vuole disarrampicare. Una corda da 60 metri è più che sufficiente. Nelle calate principali sono presenti dei moderni chiodi da calata. Evitare i vari anelli di cordino posti qua e la.
La via ha il problema di essere scarsamente segnalata, se non da ometti di pietra non sempre visibili in discesa. Portarsi una descrizione cartacea per evitare di incrodarsi. Via molto frequentata e di conseguenza con rischi di caduta sassi e di discesa interminabile.