Se si punta direttamente al Col dell’Aiguillette il dislivello è di 900 m abbondanti.
Da Le Pont de l’Alpe, in prossimità di un ponticello sulla statale, si seguono le indicazioni per la via ferrata dell’Aiguillette du Lauzet lungo una carrareccia che risale i salti finali (cascate) del vallone del Torrente du Rif (scorciatoie) che sul fondo va a restringersi per entrare nel vallone vero e proprio dove sono adagiati i casolari dell’Alpe du Lauzet (m. 1940; Rifugio privato). Superato l’alpeggio e la targa che indica l’attacco della ferrata (bivio a destra) , il sentiero prosegue costeggiando il fondovalle fino ad una evidente biforcazione: si lascia a sinistra il sentiero per il Grand Lac e per il Colle della Ponsonniere e si continua a destra in dolce salita fino a raggiungere una nuova deviazione (palina) indicante la direzione (destra) per il Colle du Chardonnet (m. 2638). Qui il sentiero inizia ad inerpicarsi sul ripido versante con lunghi diagonali ed a mostrare via via un panorama di prim’ordine sul Grand Galibier, i Cerces, la vicina Tete de la Cassille e, al Colle, sugli Ecrins in prima fila (Dome de Monetier, Pic des Agneaux e Barre des Ecrins).
Occhio! Che se volete puntare alla vetta più direttamente a quota 2385 vi è un ometto (no palina, no bolli), che indica un bivio (all’inizio sembra non esserci traccia che invece diventa evidente dopo pochi metri) per un sentiero che punta direttamente al Col du Aiguillette con dislivello più ridotto, attenzione al mattino al sole in faccia… che potrebbe non farvi vedere il bivio.
Se invece prediligete un itinerario più panoramico (consigliato) proseguite sul sentiero principale che vi porta all’ampio colle Chardonnet Sud. Al Colle occorre prendere a destra (Sud) un sentiero in ascesa non segnalato, all’inizio poco evidente poi sempre più marcato e chiaro, che conduce prima verso la cima quotata m. 2713 e poi, con una repentina deviazione verso Ovest, scende velocemente verso l’evidente ed ampia sella del Colle puntando in direzione ovest e tralasciando la flebile traccia che scende verso Sud e seguendo gli ometti sulla “dorsalona” erbosa (traccia che a volte scompare, ma la méta è evidente grazie agli ometti) fino al Col dell’Aiguillette a cui si può giungere (come già ricordato) tramite l’evidente sentiero che si dirama a circa m. 2350 (ometto). Arrivati al Col dell’Aiguillette si attraversa praticamente in piano il selvaggio versante Sud Est dell’Aiguillette du Lauzet per traccia più malagevole per giungere ad una selletta-colletto (m. 2550). Da qui in pochi minuti, su un sentiero sempre più esiguo (EE) attraversa il ripido versante, e sale con strappo più deciso, scavalcata qualche roccetta, ed attraverso un passaggio terroso esposto (delicato soprattutto per la natura terrosa), si raggiunge così la vetta della spalla meridionale dell’Aiguillette (o Petit Aiguillette) dove è posta una croce in legno e giunge anche la ferrata (m. 2611). Ridiscesi alla selletta citata per il giro ad anello si imbocca la traccia discendente (opposta a quella che arriva dal colle dell’Aiguillette, ovviamente trascurata precedentemente), e che si dipana lungo il versante Sud dell’Aiguillette. Così scendendo l’ampio ripido pendio-canale (buona traccia) si scende fino ad intercettare l’evidente sentiero GR 50 (Chemin du Roy; m. 2079). Da qui si hanno due possibilità: a) imboccarlo girando a destra in piano per giungere nuovamente agli alpeggi du Lauzet (consigliato si allunga un po’ ma la sua percorrenza permette splendidi scorci sul versante Sud della montagna b) prendere dopo pochi metri a sinistra un sentiero discendente che con lunghe serpentine conduce alla poderale ed a Le Pont de l’Alpe e quindi direttamente all’auto.
- Cartografia:
- Fraternali, 21 – Briancon, 1:25.000