l'attacco è su una placca bianca visibile sin dal paese, proprio in mezzo. Primi spit visibili.
Nome alla base, quasi nel punto piu’ basso della parete.
– L1 – 6b: in traverso verso sx, poi dritto
– trasferimento su cengia di 15 m verso sx, difficile concatenare col tiro precedente –
– L2 – 6a: partenza boulderosa poi facile fino a sosta di calata, 15 m
– trasferimento su prato e sfasciumi di 70 m circa, se non ci si slega il secondo deve partire dietro; sosta a uno spit e cordini alla base di una placca leggermente a sx
– L3 – 6a: salire leggermente a dx, passo delicato sotto un tettino (roccia dubbia), poi dritti e leggermente a sx in sosta, 25 m
– L4 – 5b: trasferimento breve, salire dritti dalla sosta poi leggermente a sx; sosta alla base di un pilastrino, 20 m
– L5 – 5c: parte a dx della sosta poi dritto a piombo, 30 m
– L6 – 6a: dritto, superare un bombè da dx poi proseguire per muri verticali su bella roccia fino in sosta, meglio prendere quella nuova subito sopra un canalino orizzontale, 35 m
– L7 – 5c: partenza in placca, uscita su vago diedro, tiro molto bello, 30 m
– L8 – 6b+: partenza facile poi muro verticale bellissimo ascendente a dx: dopo ultimo spit proseguire dritti, sosta poco visibile dal basso ma su ottimo pianerottolo, 35 m
– L9 – 6a+: diedro atletico ben manigliato, variante a sx 5c, variante a dx 6c (nessuna delle due sembra meritevole), 35 m
– L10 – 6b: fessura e muro verticale, tutto in leggero traverso a dx, bellissimo tiro, 35m
– L11 – 6a: partenza delicata e non protetta per spostarsi dalla sosta a una placca adiacente separata da un canale terroso; dopo più facile, allungare le protezioni, ultimo blocchetto sotto la croce di vetta evitabile facilmente a dx volendo, 40 m
discesa su bel sentiero sul versante opposto o, volendo, in doppia (sconsigliato). Meglio lasciare gli zaini all’incrocio col sentiero Chemin du Roy se si scende a piedi
- Bibliografia:
- osain savage osain nouveau