Per raggiungere la cima non esistono facili percorsi segnalati, quindi, pur non presentando vie obbligate particolarmente difficili, l’escursione va affrontata con tutte le dovute precauzioni perché impegna per parecchio tempo su passaggi esposti sia nella parte di salita sia in quella di discesa.
Materiale: Un paio di fettucce, qualche moschettone e una corda (sufficienti 20-30 mt).
Risalire la Valle Anzasca fino alla frazione Campioli di Ceppo Morelli, quindi deviare a destra (cartello) e prendere la stretta e ripida strada (3 km) che sale a tornanti alla frazione Mondelli.
Salita: Superate le case proseguire con il percorso segnalato per il Passo Mondelli e raggiungere l’Alpe Predenon (mt 1831), e poco oltre nei pressi del piccolo torrente abbandonare il sentiero e innalzarsi sul fianco SO della cresta per una ripida cengia erbosa che sbuca poco sotto gli spalloni quotati 2390.
Da qui in avanti si prosegue seguendo dove possibile la cresta abbassandosi sulla destra (E) per aggirare i passaggi più difficili.
Divertente il tratto finale che si svolge tutto su una larga ripida placconata. (5-6h)
Discesa: Dal pianoro sotto la cima abbassarsi inizialmente sul versante di Mondelli (S) seguendo fin dove possibile un ripido colatoio che scende parallelo alla cresta.
Con una comoda cengia erbosa riprendere la dorsale e con le dovute cautele raggiungere la depressione del Passo di Capia, collegamento locale in disuso ignorato dalle carte.
Dall’intaglio roccioso più basso parte uno stretto e ripido canale (150mt) che permette di superare abbastanza agevolmente la parete sottostante per uscire sugli alti pascoli dell’Alpe Capia.
Da qui per tornare al paese è meglio prendere la discesa dall’Alpe Colla superando il crinale alle spalle dell’evidente torrione staccato perché il sentiero che scende dall’abbandonato alpe Capia è quasi totalmente scomparso. (Tot 10-11h)
- Cartografia:
- Kompass 88 Monte Rosa
- Bibliografia:
- CAI-TCI 19 Andolla-Sempione