Escursioni lungo le rogge, i cosiddetti “Waalwege”, nella regione attorno a Merano.
Le rogge sono dei canali d’acqua artificiali, i quali in tempi passati hanno avuto una grande importanza per quanto riguarda l’irrigazione della valle.
Da sempre la Val Venosta è una valle molto “secca” con lunghi periodi senza precipitazioni.
Per questa ragione sono stati costruiti dei canali per portare l’acqua dei ruscelli di montagna nei campi.
L'acqua proveniente dai torrenti dei paesi più alti, a volte da ruscelli di montagna, veniva incanalata nei "Waale", i cosiddetti canali d'irrigazione spesso scolpiti nella roccia oppure attraverso "Kandeln", canali in legno.
Oggi i sentieri lungo le rogge rappresentano sentieri molto amati, percorribili in tutto l’arco dell’anno.
I "Waaler" avevano il compito di sorvegliare il flusso dell'acqua e di effettuare i lavori di manutenzioni lungo i canali.
A questo scopo furono creati lungo i canali d'irrigazioni sentieri facilmente raggiungibili dai "Waaler".
Oggi questi tracciati hanno perso quasi del tutto il loro scopo funzionale originario e sono diventati soprattutto facili e frequentatissimi sentieri turistici, assai graditi per il loro andamento quasi pianeggiante, tipico delle canalizzazioni irrigue.
Lunghezza del percorso: ca. 6 km
Tempo di percorrenza: ca. 2,5 - 3 ore
Il sentiero inizia in prossimità del borgo Tiss a Coldrano. Il sentiero si snoda lungo il pendio soleggiato sopra la gola dell’Adige fino a Castelbello.
Con il treno della Val Venosta si raggiunge il paese di Laces. Dal centro del paese si percorre per 10 minuti la strada principale in direzione ovest per poi girare a destra in via Tisser dove si trova l’accesso per la roggia Latschander.
Si prosegue sul sentiero della roggia fino a Castelbello .
Il primo tratto del percorso conduce attraverso un bosco di latifoglie, lungo la roggia, in parallelo alla strada della Val Venosta. Il leggero traffico disturba un pochino l’idillio iniziale anche se proseguendo, la roggia e la strada si separano sempre di più. Nei tratti più rocciosi, la roggia si crea un percorso tra le rocce, mentre il sentiero passa sopra dei ponticelli di legno. Nella gola scorre il fiume Adige, affiancato dai binari ferroviari, pista ciclabile e la strada, mentre al di sopra ci sono campi di frutta che si estendono fino al Monte Tramontana. Da questa gola, conosciuta come gola Latschander, la roggia prende il suo nome. Presto si lascia il bosco, e la roggia incrocia i vigneti della Val Venosta, a 650 metri si coltiva il Riesling.
Proseguendo ancora un pochino si può ammirare il panorama sul paese di Castelbello con il suo castello. Attraversato un meleto raggiungiamo il rio di Colsano dove termina il sentiero della roggia.