Localita di arrivo: Cima Lastè delle Sute m.2616
Durata: ore 10.00.
Dislivello: 1700 m.
Esposizione: N
Attrezzatura: nessuna
Difficoltà: B.S.A. - Buon Sciatore Alpinista
è questo un itinerario che può essere comodamente effettuato in due giornate e da modo di conoscere a fondo una valle incantevole e pressoché intatta. La S.F. che sale per ca. 8 km. lungo la Val Lagorài non viene mai sgombrata dalla neve: data la lunghezza del percorso, si può pernottare nell'accogliente M.ga Lagorài m. 1871 (sempre aperta - dotata di stufa, legna e materassi).
La salita alla C. Lastè delle Sute non presenta difficoltà, ma necessita di manto nevoso assestato: la vetta (la più alta nella parte centrale della catena) offre un notevole punto di osservazione.
Ad essa vengono attribuiti anche i toponimi di M. Stelle delle Sute, C. delle Sute e Stelon delle Sute. La salita al Cimón della Roa necessita di neve assolutamente assestata. Le discese sono appaganti fino alla M.ga Lagorài
Accesso:
da Cavalese si seguono le ind. per Masi di Cavalese; raggiunta detta località si prosegue fino alle prime case della fraz. di Lago: a dx si imbocca una stradina con ind. per Lagorài, raggiungendo poco dopo la loc. Masi di Lagorài.
1° GIORNO
Salita:
si segue la S.C. incontrando poco dopo su una curva (q. m. 996) una diramazione con sbarra ed ind. per Lagorài.
Si segue la S.F. che sale sempre alla dx idrografica del Rivo Lagorài, tralasciando ancora una diramazione a dx con segnale di divieto di transito a q. m. 1209 e raggiungendo poi un ponte m. 1381 in cemento sulla dx «ore 2.00» (bivio con it. “Cimon del To della Trappola”).
Proseguendo diritti, si supera una vasta area disboscata: da qui la S.C. sale più ripidamente nel bosco fitto.
Si tralascia una piccola deviaz. a dx con segnale di divieto di transito a q. m. 1560 ca.; indi, con salita ripida si raggiunge una deviaz. a sx a q. m. 1728 per M.ga Frattón m. 1751.
Proseguendo, la S.C. sale in mezzacosta e compie un’ampia curva verso dx: poco dopo si supera una zona priva di vegetazione a causa delle grosse slavine che cadono dai rocciosi versanti della Corona Alta m. 2224 (si consiglia di prestare attenzione nell’attraversare questo tratto) e quindi si raggiunge agevolmente il ponte m. 1871 che attraversa il Rivo Lagorài.
Si è ora all’inizio del grande L. Lagorài m. 1870, in vista della malga omonima. Si percorre in piano la sponda occid. del lago fino a raggiungere la M.ga Lagorài m. 1871 «ore 2.00-4.00».
2° GIORNO
Salita:
C. Laste delle Sute:
dalla M.ga Lagorài si prosegue per breve tratto verso S in piano, portandosi poi verso sx (direz. SE); indi si sale la stretta e ripida Valle di Pieroni: dapprima rimanendo alla sx orogr. e poi al centro, si supera un ultimo tratto ripido. Ora la valle si fa pianeggiante (si è a q. m. 2160 ca.) «ore 1.00»
Percorsi pochi metri si curva subito a dx e con tratto ripido si compie un’inversione di marcia passando fra due provvidenziali pini e alcune roccette affioranti. Con salita diretta verso O si supera un breve tratto ripido raggiungendo più comodi pendii. Si è a q. m. 2300 ca. in vista della vetta. Con direz. S-SE si percorrono i pendii dei Lastè delle Sute e da ultimo con breve e ripida salita diretta si raggiunge la C. Lastè delle Sute m. 2616 «ore 2.00-3.00».
Discesa:
lungo l’it. di salita.
- Cartografia:
- Carta Tabacco Val di Fiemme-Lagorai-Latemàr
- Bibliografia:
- Girotto: Lagorai Vol. 1 n.38 ; Navarini;Lagorai n.46