Si consiglia una singola da 60m, per praticità di moschettonaggio. Utile una fettuccia per uno spuntone e una vite da ghiaccio da posizionare in cima alla candela dove il ghiaccio è più spesso.
dal rifugio Vittoria, raggiungibile con l’auto, le cascate si intravedono tra gli alberi sopra il lago sull’estremità sinistra dello stesso guardando dal rifugio Vittoria.
Dal rifugio costeggiare la sinistra del lago.
Sale i primi contrafforti rocciosi più bassi proprio sopra il lago.
Grazie ad una bella, ma delicata colonna di ghiaccio di circa 4 metri, si guadagna un terrazzino dal quale parte la sezione di roccia.
Da questo terrazzo di ghiaccio, sbarrato superiormente da un grosso tetto di roccia, un fessurone obliquo verso destra e decisamente strapiombante, ci permette di salire, offrendo piccole fessurazioni per le lame delle piccozze ed incastri vari.
Gli ultimi metri sono i più delicati con grandi allunghi ed agganci precari.
Per l’ultimo passo si fa nuovamente presa su di una esile lingua di ghiaccio sul bordo del bosco, dalla quale si moschettona la sosta posta al fusto di un albero che pende dalla sommità proprio sopra di noi.
Discesa: con una doppia da 25m.