Dal parcheggio situato sotto il Santuario seguire la strada lastricata fino a quest’ultimo. Appena dopo il Santuario seguire il sentiero a sinistra. Rimanere sul fondo del vallone (che comunque sale bene), tralasciando la deviazione per Machaby superiore. Il sentiero circondera’ da solo il vallone portandosi dal lato giusto, cioe’ a Meriou (zero bolli, ma buon sentiero). Da Meriou seguire il sentiero 4A sulla massima pendenza (pochissimi bolli o nessuno, ma sempre buon sentiero). Si sale sempre, ora dritti, ora sulla contropendenza a sinistra lato Arnad, fino ad arrivare a un paio di casette molto ben ristrutturate con le porte per entrare ed uscire dalla proprieta’. Per uscire, reperire un bollo sbiadito con due frecce: seguire diagonale ascendente sx. Salire sempre, seguendo ora le tracce, ora qualche bollo. Ad un certo punto effettuare una traversata, sempre su tracce, che talvolta scompaiono e poi riappaiono. Cosi’ fino ad un bastone (a 2300 m circa). Dal bastone seguire l’ampio crestone erboso fino in cima del Monte Crabun. Dal Crabun scendere, stando un po’ sotto la cresta lato Monte dell’Aquila, facendo attenzione ai tratti un po’ esposti, fino ad un passaggio chiave che si trova poco prima del colle adducente al Corno del Lago. Tale passaggio si supera sul lato Monte Aquila, sfruttando un passaggio un po’ meno esposto sotto il fungo di cresta e delle cenge e gradini sull’enorme placca molto inclinata (breve tratto di disarrampicata di II+, ma molto esposto). Poi elementare fino al colle e molto facile fino in cima. Discesa consigliata: per la stessa via di salita. Sebbene i cartelli al parcheggio indichino l’esistenza di un sentiero (4) che porterebbe al Colle di Chiva, e che quindi sarebbe facilmente agganciabile in discesa, chi scrive non e’ in grado di confermare l’esistenza di tale sentiero, per non averlo trovato, pur avendolo cercato. La presenza di cavalli al pascolo quota 2200 m circa farebbe pensare all’esistenza di un passaggio, ma dove, rimane da vedere… L’alternativa e’ scendere nel letto del torrente (come ha fatto l’autore) fino alla presa d’acqua di Echallogne (quota 1550 cca). Tale discesa e’ pero’ sconsigliata: salti di roccia, vegetazione fitta, vipere…
- Cartografia:
- IGC 9 - Ivrea, Biella, Bassa Valle d'Aosta