Casco consigliato.
L'itinerario può essere compiuto anche in senso inverso, in tal caso però risulta molto faticosa la salita nelle gallerie.
Tanti posteggi gratuiti a bordo strada oppure a pagamento ne pressi della stazione di partenza della funivia del Lagazuoi.
Da uno dei parcheggi della zona del Passo Falzarego si passa a fianco della stazione di partenza della funivia del Lagazuoi e si percorre una pista sterrata in salita fino ad un cartello segnaletico. Si abbandona il sentiero 402 a favore della deviazione a sinistra per il sentiero dei Kaiserjager (alpini austriaci).
Si compie un traverso da destra verso sinistra, attraversando una zona con delle trincee sotto il versante sud del Lagazuoi, prima di passare sul versante ovest, dove una ripida china di detriti e pietrame conduce all’attacco del sentiero attrezzato.
Si parte con una breve scaletta su gradoni rocciosi, poi una cengia ampia ma esposta attrezzata con cavo conduce al ponte tibetano (lungo una decina di metri). Si continua ancora tra sentiero e breve tratti attrezzati raggiungendo con una rapida deviazione, una postaziona-dormitorio scavata in caverna.
Ora si continua su agevole sentiero su un ampio ripiano sotto le bastionate rocciose della cima, quindi proseguendo verso sinistra si trova un nuovo tratto con cavo, prima un breve passo da disarrampicare quindi una sorta di canalino-cengia con fondo detritico dove il cavo funge solo da corrimano eventuale.
Terminata questa sezione il sentiero percorsa una cengia orizzontale, devia decisamente verso sinistra e porta sul versante opposto, ampio e detritico, ed in breve si è alla vasta cima.
Per la discesa, si raggiunge su sentiero “turistico” il rifugio Lagazuoi in pochi minuti e qui si può scegliere:
A- discesa per il sentiero escursionistico che passa dalla Forcella Lagazuoi.
B- (consigliato, pila frontale indispensabile) una volta raggiunta la stazione di arrivo della funivia, poco sotto il rifugio, si segue il cartello che indica la galleria. Questo si snoda per alcuni minuti sul detritico versante sud della montagna, fino all’ingresso della prima galleria (Grande Galleria di Mina) che si percorre in discesa per una lunghezza di circa un chilometro con varie biforcazioni che portano sulle postazioni offensive italiane e sulla cengia “Martini”. Successivamente si incontrerà una seconda galleria più breve al termine della quale ci si ricollegherà al sentiero 402 che in discesa riporta al parcheggio.
- Cartografia:
- Tabacco 03