Le prime linee che si incontrano sono brevi scalate in placca di 5/6 tiri, spostandosi ancora più a nord si notano invece tutta un altra serie di linee di una dozzina di tiri che portano ad una cengia intermedia, da cui si può eventualmente abbandonare la salita scendendo verso dx.
Da qui, con qualsiasi via si sia arrivati, si individua un bollo blu da cui parte la seconda parte della salita che porta verso il colletto di quota 2968 ed eventualmente alla vetta posta alla sx salendo (3026).
Individuata la linea di salita si scalano una dozzina di tiri in placca intervallati da qualche tratto erboso (a seconda della linea che si sceglie le difficoltà non superano il 5a) e si raggiunge la cengia intermedia, da cui parte la seconda più divertente sezione che con una serie di passaggi interessanti porta alla sella.
Anche in questo caso le difficoltà tecniche non sono elevate, ma la scalate è molto più gratificante (max 4c)
Arrivati alla fine delle difficoltà portarsi verso dx alla sella sopra descritta e sul versante opposto è predisposta la doppia che con almeno 50mt porta attraverso uno stretto canale alla base del nevaio che, prima ripido poi via via più dolce , porta al sentiero di rientro.
Oltre all’attrezzatura personale, per affrontare la salita, sono necessari un a decina di rinvii in quanto la via è “svizzera” e dove è necessario è molto ben protetta.
Se affrontata ad inizio stagione è probabile che i ramponi non siano una cattiva idea (tra salita e discesa direi almeno 6/7 ore) .
- Bibliografia:
- Plaisir Ost ed. Filidor