Si giunge a Nikkaluokta da Kiruna con l'auto, di qui conviene contattare il rifugio per ottenere un passaggio su motoslitte e rimorchi, perché diversamente, il trasferimento sarebbe decisamente lungo: 25 km.NB: informarsi in primavera sullo stato dei laghi che se non sono ghiacciati non permettono il collegamento con le motoslitte: nel prezzo vengono fornite tute termiche e caschi.
Il Rifugio "Kebnekaise Fjallestation" a 670 m. (WGS84 N: 67.86705005
E: 18.61934199) prenotazione obbligatoria, è un albergo con ristorante super attrezzato, le camere si trovano in dormitori anche in prefabbricati esterni.
Itinerario lungo e complesso, privo di reali difficoltà tecniche ma soggetto al clima tipicamente artico, in stagione sciistica, anche decisamente freddo ed esposto a forti venti polare.
Necessari bussola e/o GPS. Utili anche ramponi e piccozza. Ricambi caldi.
Per gli svedesi è una sorta di pellegrinaggio ma fuori dai confini nazionali è una montagna non troppo conosciuta, si può salire anche in estate e si trova come estensione del famoso Trekking "Kungsleden" il "Sentiero del Re" che percorre 450 Km nel Parco Nazionale di Abisko nella Lapponia svedese.
Si sale dal rifugio lungo la Kitteldalen con direzione W e poi NW fino alla q. 1150 c.a. dove si risale un ripido canalone, Vastra Leden, con direzione ESE. Si giunge ad un colle a c.a 1450 m.e i panorami diventano sempre più grandiosi, il gelido vento della tundra, qui regna sovrano.
Il percorso segue verso N uno spallone esposto ai venti sino a raggiungere una vasta cima arrotondata Vierramvare a 1711 m.
A questo punto guardando a N si vede la cima del Kebnekaise ma è ancora lunga … sempre verso N si scende di oltre 200 m. per arrivare alla sella che divide le due cime. Qui è facile incontrare nuvole basse. Salendo sempre con direzione N si arriva a quello che era un ricovero di emergenza, semi distrutto, utile solo in caso di bufera – 1750 m.
Il pendio sale costante sino all’ultima cresta che porta alla vetta molto aerea.
(WGS 84: N 67.88350° / E 18.16000°)
Panorama infinito sembra di essere in cielo.
Discesa: Il vento che soffia spesso incessantemente, rovina la neve e la discesa non è il momento più esaltante della gita che per l’ambiente è però superlativa; si deve seguire il medesimo itinerario di salita, che comporta di risalire necessariamente di oltre 200 metri fino alla Vierramvare; poi solo discesa in un affascinante ambiente artico.
ESPERIENZA ESALTANTE !!
- Bibliografia:
- Europa Explorer Gionco e i miei viaggi nei cinque continenti P. Ghiglione