Dallo sbarramento nella gola, dove a sinistra si interseca la cengia degli dei, spostarsi sulla destra dove per rampe nevose intervallate da camini di roccia con passaggi di IV ed uno di V inferiore? Si perviene ad una selletta davanti una grotta. Scendere qualche metro sotto la selletta e con passo esposto salire la rampa di misto facile fino ad un camino con sasso incastrato (ottima sosta in clessidre). Da qua continuare per canale più appoggiato fino ad uno sperone che si aggira a sx. Per pendii nevosi più o meno ripidi con roccette sulla dx si arriva a circa 90 metri sotto il torrione che forma l’intaglio a V della gola NO. Con lungo traverso verso dx sotto la fascia rocciosa si esce sul crinale.
Abbiamo lasciato due chiodi nella parte alta. La roccia in alto è decisamente friabile e proteggersi risulta difficile. Inutili friends e nuts mentre una scelta completa di chiodi è indispensabile.
La discesa si effettua sul lato opposto di salita, costeggiando le pareti, rimanendo alti sui pendii fino ad incontrare uno spuntone dove abbiamo lasciato un cordino giallo e maillon per calarsi circa 15 mt. Proseguire attraversando i ghiaioni (ometti) fino a ricongiungersi alla via normale che sale dal rifugio Corsi, ormai in vista nella valle.