Note
Storico
Sommità rocciosa a ESE del passo di Monte Moro.
La cresta è un susseguirsi di gradini e terrazzi, arrampicata divertente e classica con soste buone generalmente attrezzate a spit ed alcuni vecchi chiodi.
Numerosi passi di IV° e uno di V°.
E' l'itinerario più' frequentato della parete .
Avvicinamento
La cresta è un susseguirsi di gradini e terrazzi, arrampicata divertente e classica con soste buone generalmente attrezzate a spit ed alcuni vecchi chiodi.
Numerosi passi di IV° e uno di V°.
E' l'itinerario più' frequentato della parete .
Autostrada A 26 per Gravellona Toce, proseguendo sino a Piedimulera dove si imbocca la Valle Anzasca raggiungendo Macugnaga. In funivia con due tronconi si sale al Monte Moro.
Dal rifugio Oberto si traversano le pietraie sotto il passo di M. Moro seguendo il percorso dello skilift. Dal colletto a monte, si scende nel vallone sottostante perdendo 100m di dislivello circa (grossi blocchi e pochi ometti). Si costeggia la bella parete sud dello Joderhorn e si risale per circa 100m sino alla bocchetta di Staffa: la prima forcella stretta che si trova a sx, caratterizzata da un paletto rosso (quota 2850m, qualche ometto). Non lasciarsi attirare dalla larga forcella a dx quotata 2799m. Dalla bocchetta di Staffa, per una cengia a sinistra della cresta si raggiunge l'attacco in un diedro.
Descrizione
Dal rifugio Oberto si traversano le pietraie sotto il passo di M. Moro seguendo il percorso dello skilift. Dal colletto a monte, si scende nel vallone sottostante perdendo 100m di dislivello circa (grossi blocchi e pochi ometti). Si costeggia la bella parete sud dello Joderhorn e si risale per circa 100m sino alla bocchetta di Staffa: la prima forcella stretta che si trova a sx, caratterizzata da un paletto rosso (quota 2850m, qualche ometto). Non lasciarsi attirare dalla larga forcella a dx quotata 2799m. Dalla bocchetta di Staffa, per una cengia a sinistra della cresta si raggiunge l'attacco in un diedro.
- L 1, III: traversare a sinistra per cengia orizzontale (spit) e salire un diedro di una decina di metri (1 chiodo di passaggio), fino ad uscirne ad una comoda sosta.
- L 2, IV, V: il tiro chiave: spostarsi a sinistra e salire per uno stretto camino (da proteggere). Proseguire per qualche metro più semplice fino ad un facile diedro fessurato ed appoggiato. Salire il diedro fino a raggiungere una nicchia, da cui si esce con difficoltà, stando leggermente a sinistra.
- L 3, III, III+: salire per diedro appoggiato, semplice (fix sulla dx poco visibile sopra un gradino). Al suo termine traversare a destra (sosta intermedia) fino a prendere un altro diedro (chiodo). Prima del suo termine uscirne a destra (più semplice), salendo su un’ampia terrazza (sosta in basso a sx).
- L 4, IV: spostarsi sullo spigolo di sx e con movimento atletico rimontare un lastrone (friend incastrato). Spostarsi di un paio di metri a destra (spit) e salire per placca fessurata (2 chiodi) traversando poi a sinistra sullo spigolo (chiodo di passaggio).
- L 5, III: partenza atletica, poi per rocce più semplici ad un successivo terrazzo. Sosta possibile su uno spit: il tiro è molto breve.
- L 6, IV: salire per larga fessura ben gradinata (2 chiodi). Traversare a destra anziché proseguire direttamente, salire, ed entrare in un diedro. Seguire il diedro, con passo acrobatico ma facile aggirare sulla destra un masso sporgente, risalire poi per massi fino a sostare su due spit da collegare.
- L 7, II, passo di IV+: per rocce semplici si sale sulla cresta, ora orizzontale (conserva consigliata). Si sale un breve diedro (cordone) ed un breve ma ostico camino, facile incastrarsi con lo zaino: difficile stando all’interno, più semplice rimanendo un po’ esterni o, all’inizio, fuori a sinistra. Sosta poco sopra su fettuccia e cordino.
- L 8, II, III: ancora per cresta orizzontale e poi per blocchi fino ad una sosta su uno spit visibile solo alla fine del tiro.
- L 9, III+: per placca compatta, poi la cresta si abbatte di nuovo. Proseguire fino ad una parete e sostare comodamente su massi incastrati (sulla parete il tassello di un fix, senza piastrina).
- L 10, IV, III+: la parete si presenta compatta, ma solcata da una fessura che parte ad alcuni metri da terra, e sale obliquamente da destra a sinistra e poi da sinistra a destra. Partenza atletica su alcuni gradini (ch. poco visibile), fino a prendere la fessura che si sale facilmente (friend incastrato). Segue un breve diedro ripido (2 fix) e si esce su una terrazza (sosta da collegare).
A questo punto si prosegue evitando a dx un bellissimo ma corto gendarme (salibile con una breve lunghezza di IV in fessura lato Est), per detriti si raggiunge quindi prima la croce e poi gli ometti di vetta (ore 2.30 dall’ attacco).
Discesa: per facile sentiero prima verso Nord e poi verso ovest fino alla funivia.
Prima ascensione: T. Micotti, G. Rognoni nella primavera del 1964.
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