Apparentemente la cresta si presenta lineare, ma in realtà la prospettiva inganna. Monofilare dal Crammont fino alla Tete des Jeunes a delimitare il vallone di Torrent, qui la cresta si sdoppia in due rami, uno a fiancheggiare sempre il vallone di Torrent, l’altro sul fianco del vallone di Youla. Tra i due rami, inserito come un cuneo, un valloncello prativo sui cui si svolge il percorso di salita.
Abbastanza agevole fino alla Tete des Jeunes, la cresta diventa poi impraticabile per l’escursionista, con pareti rocciose e strapiombi da vertigine. La salita è su zolle erbose ma con pendenza sostenuta, un po’ infida con l’erba bagnata: rigorosamente riservata quindi agli amanti del ripido e della wilderness più totale.
La prima parte del percorso è comune con l’itinerario di salita al Mont Crammont.
Si parte da Elevaz, seguendo la strada asfaltata si arriva al villaggio di Torrent. Si attraversano le case del villaggio (palina indicatrice), appena oltre si stacca sulla sinistra il sentiero n. 3-6 indicato da una freccia gialla in legno su un albero. Il sentiero, abbastanza visibile e marcato, sale nella rada macchia ed arriva a dei ruderi dove si separa dal sentiero n. 6 che scende verso il Parco Avventura (palina). Si continua a salire arrivando in breve alla baita di Chamossin, dove termina il sentiero. Si percorre un breve tratto di sterrata che porta sulla poderale che sale agli alpeggi di Chanton; dopo un breve tratto e passato un bivio si ritrova di nuovo il sentiero che si stacca sulla sinistra salendo. Si riprende il sentiero e si sale nel bosco, intersecando un’altra volta la strada poderale; all’incrocio si prosegue ancora sul sentiero che ritrova la poderale poco sotto le baite di Chanton. Si proseguendo ora lungo la poderale, superando gli alpeggi di Chnaton, di Mialay fino ad arrivare ad un canale artificiale; qui si abbandona la poderale e risalendo su tracce il pendio si arriva al tramaglio di Plan Praz.
Al tramaglio si segue l’indicazione per il sentiero 3B per il Meyen di Youla; si attraversa il vallone (qui il sentiero si confonde quindi non è visibile) e sulla parte opposta nei pressi di una centralina meteo se ne ritrova la traccia che risale il pendio, aggira il costone e poi va via in piano. Qui si hanno due possibilità:
– abbandonare il sentiero e rimontare il pendio fino a raggiungere le cresta, senza percorso definito e cercando la via con minor pendenza;
– seguire il 3B aggirando il costone e proseguire fino a raggiungere il pendio sul versante opposto.
In entrambi i casi ci si trova nel vallone tra le due creste. Risalire la cresta mantenendosi sul lato Torrent, si passa sotto alcuni promontori rocciosi e si punta ad un’ampia sella sovrastata da un’acuminata punta che volendo può essere risalita (attenzione all’esposizione). Da questa sella è ben visibile la meta e soprattutto il percorsosi. Si prosegue sui prati, si dovrebbe poi ritrovare una marcata traccia di un sentiero dei camosci che porta agevolmente sotto la punta; qui occorre risalire una fascia rocciosa dove occorre prestare attenzione (ancora più delicata in discesa), poi si ritorna sul prato ed in breve si arriva in vetta.
Per la discesa la via suggerita è di ripercorrere lo stesso percorso di salita nel vallone e di scendere fino ad incontrare il sentiero 3B per poi proseguire lungo questo fino al Meyen di Youla; qui si prende la poderale lungo la quale si scende fino al bivio che porta agli alpeggi di Tza, dove si hanno due possibilità:
– raggiungere gli alpeggi, nei pressi dei quali un’indicazione manda sul sentiero che nel bosco scende ad Elevaz
– proseguire lungo la poderale, fino ad incontrare su un sasso i segni che indicano il sentiero che si stacca dalla poderale (sinistra scendendo) e sempre stando nel bosco attraversa il torrente e scende a La Balme, da dove si rientra a Elevaz.
- Cartografia:
- Carta L’Escursionista: n. 2) La Thuile, scala 1:25000. Geonavigatore Valle d’Aosta: http://geonavsct.partout.it/pub/geonavsct/index.html