Dal parcheggio prima della fraz. Castello seguire il sentiero U9 e successivamente U10 per il Passo di S.Chiaffredo. Giunti al Gias Fons (2365 m), lasciare la mulattiera, camminare in direzione sud sul piano erboso e poi rimontare la colata di detriti che scende davanti al canalone della parete ovest della Rocca.
Giunti all’imboccatura del canale portarsi a sx. sul gradino della cresta nord ovest salendo per facili lastroni e cenge erbose. Si arriva così ai piedi del gran torrione della cresta, che si supera per un diedro verticale con elegante arrampicata (IV), seguito dai comodi lastroni della sua vetta. Si scende sul lato sud su di una terrazza. Uno strapiombo di una quindicina di m. si scende a corda doppia (chiodo con anello da verificare). Una facile crestina con lastroni porta all’intaglio. Segue una trentina di m. facili su rocce rotte di una cengia rivolta alla parete nord. Una fessura obliqua riporta sul filo di cresta che subito si abbandona attraversando verso sud su di una cengia per pochi m. per poi proseguire in direzione della vetta su placche lisce fino ad una cengia che si segue per una trentina di m. per riprendere il filo di cresta fino ad una terrazza. Una placca di 5 m sul fianco nord ovest permette di ritornare in cresta per compiere subito una delicata traversata (chiodo rimasto) verso dx fino a delle rocce rotte. Per il fianco sud della cresta si continua fino ad incunearsi sotto un tetto. Uno stretto foro porta sull’altro versante a 3 m. dalla vetta.
Variante: dalla forcella si può proseguire per gradoni abbastanza facili (tranne un solo passaggio non banale) posti alla base della bastionata N. Si arriva così ad una comoda piazzola erbosa, alla base di un bel diedro-fessura che si può risalire direttamente con un tiro da 25 mt stando prevalentemente sulla sua parete dex, solcata da grandi fessure (III+ max). Utili friend medi e cordini. La parte alta, su blocchi, è decisamente più facile e sbuca su una larga sella rocciosa che conduce, volgendo a dex, senza difficoltà alla vicina vetta. Variante divertente e molto più diretta e meno complicata rispetto all’itinerario originale.
Discesa: si scende per la normale al passo del Ranco, da qui ci sono almeno 2 possibilità, la prima è quella di ritornare per il vallone delle Giargiatte, la seconda permette di fare un giro ad anello scendendo per il Vallone dei Duc passando per il rifugio Bagnour.
- Cartografia:
- igc 6
- Bibliografia:
- Guida dei monti d'Italia M.Viso Alpi Cozie meridionali