Più breve rispetto all'Arete du Jardin permette di raggiungere più velocemente l'ostico Aiguille du Jardin (4035m) e di superare la grand Rocheuse (4102m) per raggiungere la Verte. Il colouir sud o colouir Armand Charlet è più ripido del Whymper e presenta un breve tratto di goulotte nel primo 1/3.
Questa salita è preferibile per i collezionisti al colouir Whymper perchè permette più agevolmente di salire le tre cime ed è meno esposto al sole.
Necessarie 2 picozze, un paio di viti da ghiaccio, 2-3 chiodi da roccia, un paio di camalots medi, qualche fettuccia, 2 corde da 60 metri.
Dal rifugio si sale sopra il vecchio rifugio di metallo passando ai piedi dell’Aiguille du Moine risalendo il ghiacciaio di Talefre con direzione nord fino a portarsi alla base del colouir Whymper sotto lo sperone che scende dalla Grand Rocheuse (circa 2 ore e mezza). Lo si aggira e si prende il primo colouir (colouir sud o armand charlet) che con andamento pressochè dritto porta al colle della cresta a sinistra di un gendarme roccioso (circa 4000m). Si supera la terminale salendo il conoide nevoso e procedendo leggermente verso sinistra fino ad una fascia rocciosa dove si può trovare una breve goulotte ghiacciata (60/70°) che si può superare per neve oppure sulle rocce rotte (ma ostiche) a sinistra (utili 2-3 chiodi da roccia). Il colour prosegue quindi piuttosto diritto con pendenze costanti (sopra 50°, alcuni tratti a 55-60). Si esce prendendo il ramo di sinistra (più abbattuto) che porta ad un colle nevoso a destra della grand rochose e a sinistra di un evidente gendarme (3-3.5 ore).
Dal colle si procede in direzione est aggirando lato argentiere il gendarme (si perde una trentina di metri) per poi traversare il colle Armand Charlet molto aereo ed affilato passando vicino alla punta Eveline. Si giunge ad un tratto di cresta pianeggiante che porta alla parte rocciosa finale che si scala stando leggermente verso sinistra (lato Argentiere, rudi passaggi di III). Si arriva ad un intaglio da cui inizia una breve cresta nevosa che in breve porta alla vetta (circa 1 ora dal colle).
Poco sotto la vetta, tornati alle torrette rocciose si trovano ancoraggi per una calata di circa 30 metri che porta alla base delle rocce su un pendio nevoso molto ripido che si traversa tornando al colle armand charlet (30m di calata + 30 metri il traverso esposto e pericoloso). Dalla vetta al colle in uscita del colouir calcolare 1 ora.
Si sale il ripido groppone della grand Rocheuse (40-45°) fino alla vetta tondeggiante sotto cui si trova l’ancoraggio per una calata.
Si scende verso il colouir Whymper con una doppia nel vuoto di 50 m e dalla base si traversa in piano fino al colle in uscita al colouir Whymper (per superare la grand rochuese 45-60 min). Per cresta più o meno affilata si giunge in cima alla Verte (15-30 min).
La discescesa avviene per il colouir whymper con una quindicina di calate (necessarie due corde da 60 metri). Le prime 4-5 calate sono nel colouir principale che si scende tenendo prevalentemente la sinistra (scendendo). Si traversa quindi verso il colouir di accesso e si continua a scendere tra rocce, neve, ghiaccio e SASSI fino alle ultime calate che permettono di superare la terminale (sovente molto aperta) del Whymper. Fare molta attenzione alle pietre.
Dalla base del whymper si torna al rifugio (circa 1 ora e mezza).
Dal rifugio alla Verte passando per la jardin e la Rocheuse calcolare 9 ore almeno.