
Lasciata l’auto a Chateau Queyras (parcheggio rafting-via ferrata lungo il torrente) si oltrepassa il ponte e si svolta a destra. Senza possibilità di errore si sale su asfalto, ignorando il bivio a destra per la pista forestale che conduce a Montbardon; la salita è regolare, mai troppo ripida, ed immersa in uno splendido bosco; il bitume lascia più avanti il posto ad un ottimo sterrato, e, sempre seguendo la direzione principale, si raggiunge la cima del Sommet Bucher 2.254 m, dove fanno bella (?!) mostra di sé antenne e ripetitori. Poco male, il panorama verso Saint Véran ed il Viso oltre le creste è splendido.
Si ritorna indietro qualche centinaio di metri, imboccando un sentiero sulla sinistra (indicazione Chapelle St.Simon) che con veloce percorso nel bosco si immette su un tratturo inerbito, che seguito verso sinistra, deposita direttamente al Col de Prés de Fromage 2.146 m. Si segue ora la traccia in leggera discesa (palina), che raggiunge una pista forestale. Pochi metri in salita (sinistra) e anche questa finisce, in una bella radura con fontana. Il sentiero che segue è più arcigno, con qualche tratto a piedi si arriva su una panoramica spalla erbosa, dove inizia il lungo traverso verso il Col Fromage (99% in sella, indimenticabile il passaggio sui calanchi, con la Crete de Chambrettes ed il suo Poste Optique là davanti!).
Dal colle 2.301 m, si segue il sentiero più a sinistra: dopo il guado del rigagnolo e la breve rampetta, non fatevi ingannare dalla traccia in falsopiano, ma svoltate decisi a sinistra, in mezzo agli alberi (non ci sono indicazioni, l’altra traccia scende a Ceillac).
Abbastanza in bici, un po’ a piedi, si raggiunge il Col des Estronques 2.651 m e, seguendo l’ampio crestone, la Tete de Jacquette (2.757 m, ultimi 100 metri di dislivello bici in spalla).
Giù la sella e si scende veloci al colle e a Saint-Vèran: mai troppo difficile, ma neppure banale, la discesa alterna tratti veloci a bei tornantini, con fondo sempre ottimo.
Per tornare a Chateau Queyras senza bitume si scende fino alla borgata La Ruà, si attraverso l’Aigue Blanche sull’unico ponticello e si risale la stradina a destra, ignorando il bivio (peraltro molto poco invitante in salita) per il Prés de Fromage. Rampe ripide (molte) e tratti più facili (pochi) si alternano, finché la mulattiera non si trasforma in strada forestale, aperta da poco per il taglio degli alberi: il fondo è ora faticoso, molle e fangoso, ma dura poco: fatto ritorno sulla strada di salita del mattino, si scende o con percorso diretto (molto tecnico) o con un sentiero che parte più basso (tornante a destra vicino al fiume, tacca bianco-rossa su albero), a Chateau Queyras.
- Cartografia:
- IGN 1:25.000
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