A inizio stagione occorrono piccozza e ramponi, considerare che specialmente nella conca del lago di mezzo la neve resiste fino a luglio.
Parcheggiata l’auto, ci si incammina sulla carrareccia che si può seguire integralmente (percorso più lungo) oppure usfruire delle numerose scorciatoie non segnalate ma evidenti. Una terza opzione è il recente sentiero Whymper per il Rifugio Migliorero, che passa sul versante idrografico destro del torrente e si ricollega alla stradina nel pianoro sopra la cascata. Raggiunto quindi il ripiano del verdeggiante vallone del Migliorero, ci si incammina sulla sx (salendo), verso una baita, si attraversa un ponte e si procede sul fondo del vallone costeggiando il bosco di conifere (sulla sx); poi si incontra un altro ponte, lo si attraversa e si sale in mezzo al vallone. Trascurata la diramazione per il rifugio (sulla sx), poco dopo si incontra il bivio, sulla dx, per il Passo di Rostagno, lo si trascura.
In prossimità del Rifugio a 2100 m sul “cuccuzzulo” boschivo, si perviene a un altro ponte lo si attraversa e continua nella conca del Lago Ischiator inferiore; lo si contorna alla sua destra, finché si incontra un cartello palina indicante il bivio per il passo di Laroussa (a sx), si trascura anche questo, e si procede sul sentiero, che si inerpica sulla destra, su un pendio erba. Si affrontano numerose serpentine per poi tagliare decisamente a mezza costa verso sinistra in direzione della spalla che difende il lago Ischiator di mezzo. Si incontra ancora un bivio per il il Becco Alto dell’Ischiator e Passo Laris sulla destra che va trascurato. Con breve traverso, si guadagna la selvaggia conca del Lago di Mezzo dell’Ischiator 2410 m.
Da questo punto, non ci sono più paline e bolli (ad eccezione di qualche rarissima traccia sbiadita). proseguire costeggiando il lago sulla destra in direzione dell’evidente pietraia (nevai a inizio stagione), che si ha di fronte, e che termina con delle brevi fasce rocciose (direzione sud-ovest). Superato il lago, si reperisce una buona traccia (ex sentiero militare) sino a raggiungere la base di una breve placconata di rocce. La si supera sulla sinistra con un breve e facile passaggio di I+ all’interno di un canalino roccioso. Superato l’ostacolo si esce in una valletta di erba e rocce montonate, il sentiero torna evidente e piacevole, fino a raggiungere una sella che si affaccia sul sottostante Lago Superiore dell’Ischiator 2755 m.
Persi pochi metri di dislivello scendendo verso il lago, si piega subito a destra iniziando una salita un po’ faticosa su detriti e pietre di piccole dimensioni. Va trascurato il bivio che subito si incontra per la Cima di Corborant continuando in ascesa lungo una specie di cengione, per poi affrontare il breve pendio che conduce al Passo d’Ischiator (piccolo ricovero diroccato). Da questo si piega subito sulla destra quasi in prossimità della cresta della Cima Sud, risalendo seguendo gli ometti tra alcune placche rocciose abbastanza gradinate alternate a tratti di sfasciumi, sino a raggiungere il grosso ometto in cima.
Discesa dall’itinerario di salita, oppure con svariate possibilità di traversate (di più giorni) o verso il Refuge des Rabuons, oppure verso il Passo di Rostagno scendendo al Rifugio Zanotti, oppure Su San Bernolfo attraverso il Passo di Laroussa.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.13 Alta Valle Stura di Demonte