Dalla Bocca d’Irghirai (317 m), prendere il sentiero Italia CAI 150 (n°200) ben segnalato da una palina (all’inizio è una strada sterrata). Sono presenti anche segnavia più “antichi” incisi su roccia (triangoli in un cerchio). Scavalcare la cresta, ritrovandosi così sul lato mare (lato sul quale si svolge tutto il resto della passeggiata). Salendo si passa a fianco del Cuile Ziu Tattano (432 m), magnifico ricovero di pastori ristrutturato e utilizzabile come riparo di emergenza.
Da qui il sentiero prosegue in diagonale verso una sella (scritta incisa su roccia) e in breve al Monte Irveri (o Ghirveri), palina con nome e quota e vecchia targa in ceramica (rotta). Si prosegue poi sempre in direzione nord-est, per ondulazioni leggere e anticime. Presenti anche ometti in pietra e legno. Il sentiero poi scende verso destra (verso il mare) in modo deciso, sul versante più ripido. Si supera in discesa una fascia rocciosa ripida (il punto tecnicamente più difficile dell’escursione) e si arriva ad una altro cuile (Cuile sa Tintura, 332 m). Qui c’è una palina che indica Cartoe (30 min)-Osala Orosei. Seguendola si arriva all’intinerario costiero tra Cala Gonone e Cala Cartoe.
E’ possibile anche proseguire dritto (sentiero non segnalato, ma evidente) che scende in direzione nord (attraversando una zona di reti di protezione per frane) fino alla strada asfaltata che porta in breve a Cala Cartoe.
- Cartografia:
- "Il golfo di Orosei" Balzano editore 1:65.000