Roccia: generalmente discreta, anche buona nelle difficoltà (sul Campanile Giallo); al contrario roccia mediocre sulla Via della Cengia
Chiodatura: qualche chiodo solo sulle difficoltà, e qualcuno sulle soste, altrove assente.
Materiale: 2 mezze da 50m, serie di friend medi, cordini, 5-6 chiodi. Bastoncini avvicinamento, 1 piccozza o un paio di ramponi per cordata.
Iitinerario fantastico: un viaggio nel labirintico mondo del sottogruppo Prena-Infornace. È un itinerario vario e completo, che prevede anche l’attraversamento di un nevaio e l’uso di una piccozza (o di un paio di ramponi), anche a stagione avanzata! Cosa rara se non unica in Appennino. L’aspetto ludico-alpinistico è invece limitato a qualche tiro sul Campanile Giallo, il resto è gioia per gli occhi e per lo spirito, con la forte sensazione di essere davvero degli esploratori.
Punto di partenza: 200 m. ad Est del bivio in direzione Castel del Monte (q1570), parcheggiando all'altezza della sterrata che si stacca verso Nord.
Si segue la pista-tratturo per Fonte Rionne fino al pluviometro.
Raggiungere (3 Km 45′) la base dei canali che incidono il versante SSW dell’Infornace e che in basso confluiscono tutti a q.1870.
Osservando le Coste di Sferruccio, Il Canale di Rionne è il Centrale dei tre più evidenti.
Risalire la destra orografica della fiumara, a seguire il sentiero che, quasi sempre ben tracciato, giunge ad una presa dell’acqua e ad alcune cascatine (1875m ca.; 25’ dal pluviometro). Seguendo il fondo per tracce (altri gabbiotti in cemento e cascatelle), si arriva al nevaio posto a circa 2025m, in vista di alte torri; 1h dal pluviometro.
Si risale il nevaio lungo circa 50-80m a seconda degli anni (picozza utile) in direzione di una evidente rampa ascendente a dx che taglia alla base la slanciata ed elegante guglia giallastra posta dove inizia la Via della Cengia (V. Abbate, A. Marchetti e M. Ranieri, 17 agosto 1996), un itinerario che permette di raggiunge la base del Campanile Giallo evitando la salita su neve.
Si attacca la cengia e si sale per 80m fino ad una selletta (I, erba e massi instabili); si traversa in delicata arrampicata (passo III, 1ch tolto) un canale che precipita sul sottostante nevaio. Si guadagna la selletta opposta per poi proseguire fino a girare l’angolo e arrivare ad un successivo intaglio dove vi è altro passaggio esposto. Giunti ad un masso incastrato con cordone, si cammina su esile cengetta (II, 1ch lasciato) traversando a picco su nevaio sottostante, fino a raggiungere la crestina di fronte.
Si sale poi a dx per andare a percorrere, poco dopo, una espostissima ma facile cengia a picco sul nevaio sottostante (80m) fino a che questa muore su pendio/canale ghiaioso. Si sale sul fondo di questo per 40m senza dirigersi alla prima selletta-spigolo di sx; raggiunta una fascia di belle placche, si sale per 30m (II) fino a che è possibile deviare a sx per rampa (II) a raggiungere lo spigolo. Si è sempre alti sul fondo del Canale Rionne. Per cengia non molto intuitiva, ma sempre in leggera salita, si prosegue paralleli al fosso fin quando è possibile (passo II) scendere dentro al Canale Rionne poco a valle della parete del Campanile Giallo, all’altezza della biforcazione; 2200m ca.
- L1 Si guadagnano le rocce della parete che si spingono più basso nel canale, dove attacca la via. Per placche non obbligate (15m, III+) si sale fino quasi ad una fascia strapiombante che obbliga ad andare a dx ad un diedro (IV-, ch) per poi uscirne a sx; scalare dritti per facili rimonti (III) ad uno spuntone poi ad un secondo dove si sosta praticamente sul bordo di un pianoro detritico (cordone tolto); 40m.
- L2 Si percorrono 10m detritici fino a sostare alla base dell’evidente camino.
- L3 Si scala il camino (IV- poi III), fino ad una prima strozzatura (IV), quindi una seconda che si supera con difficoltà (IV, cordino su masso incastrato), ad uscire su terreno facile sostando su pinnacolo a sx su cordone tolto; 45m.
- L4 Per roccette (15m, II) ci si dirige ad un camino visibile solo all’ultimo, che si apre verso dx dietro un pilastro. Si sale il camino fino ad 1ch (5m, IV) e ad un vicino masso incastrato (cordino tolto), ancora sul fondo del camino (passo IV+) fino a poter uscire sulla costola di dx. Si segue questa per 8m (IV) per poi deviare a sx a 1ch poco oltre il quale si torna a dx a uscire su caratteristico forcellino. Si sosta su cordone lasciato su spuntone; 45m.
- L5 Si scala il diedro-camino poco visibile per circa 20m (III, passi IV/IV+) per uscire su roccette più facili, ancora pochi metri e si è in cima (sosta su spuntone); 35m.
- L6 Si cala (II) ad un intaglio e si sale in breve alla vetta del Pilastro Giallo (2332m).
Discesa:
osservando la cresta del Centenario che corre circa 100m più in quota, volgendo lo sguardo verso sx, poco più in basso della cima del Campanile Giallo, si notano due cenge erbose: raggiungere quella di monte che conduce ad una selletta con cimetta rocciosa a sx. In pratica dalla cima si scende in traverso a sx (faccia a monte) in direzione di un pinnacolo giallo che si erge su ghiaia gialla. Lo si supera scomodamente per scendere (sempre però traversando, mai direttamente) alla cengia che si osservava dalla vetta. Raggiunta la selletta erbosa con cimetta a sx, si scende su terreno logico; in basso si osserva una alta pala di roccia alta circa 20m.
Si punta alla sua base e la si aggira verso dx; ora non si scende, ma si traversa (esposto, 50m, I) fino a poter arrivare a toccare il fondo della valletta, poco sotto un curioso pinnacolo di roccia a forma di totem alto 20m. Si scende nella valletta al di sotto di questo per poi superare una crestina a dx (sempre scendendo) a puntare ad un intaglio con pinnacolo a forma di dente sulla crestina opposta. Si passa al di sotto di esso. Si scendono circa 80m di quota (passi II-) a puntare ad una evidente pala di roccia con pinnacolo a forma di pollice (alta 15m). Si passa alla base di questa e la si oltrepassa e, in traverso, si punta a scendere in direzione della parete che si osserva di fronte. Si è sulla valle delle Genziane che conduce in breve alle prime cascatine incontrate in salita (1900m, 1h dalla vetta). Ora per il percorso di andata fino alla macchina (2h30’).
- Cartografia:
- Carta CAI 1:25000 Gran Sasso d'Italia
- Bibliografia:
- Passi di V°- Cristiano Iurisci