Dall’auto seguire la strada asfaltata, che poi diviene sterrata. Mantenere la strada sterrata evitando il primo bivio che porta ad una cascina, scendere fino ad incontrare un pannello che indica l’inizio della ferrata. (7-10 minuti dall’auto)
A questo punto dopo pochi metri ha inizio il percorso, si comincia subito passando sotto il ponte di pietra della vecchia mulattiera per Bagneri.
Proseguire per un buon tratto seguendo le corde fisse, per un primo tratto di sentiero. Continuare fra cavi in acciaio e corde fisse fino a raggiungere un primo pont de singes. Passare il bel ponte, molto aereo ammirando il paesaggio circostante. Seguire i cavi per tutto il tratto e non togliere l’imbragatura quando terminano.
Proseguire su bel sentiero contrassegnato da ometti e bolli giallo/verdi. Il percorso attrezzato ricomincia in discesa, fino a tornare sul greto del torrente, che si segue per un poco, sempre fra bolli cavi ed ometti.
Esistono diverse vie di fuga, in caso di necessità, tutte segnalate da evidenti cartelli. Dopo un secondo pont de singes, si entra nella parte più emozionante dell’intinerario, dove il torrente scorre in una strettissima gola, in un ambiente selvaggio difficile da descrivere. ancora qualche centinaio di metri, un altro corto ponte di cavi ( a fianco di una vecchi carcassa di moto giunta fin qui chissa come..) e si è alla fine della ferrata, come evidenziato dalla abbondante segnaletica.
Da qui , risalendo il pendio, su un ottimo sentiero, si arriva ad una roggia, la si segue fino ad incontrare una mulattiera che sale da Sordevolo (15 – 20 minuti)
Scendere lungo la strada fino a tornare all’abitato, seguire i cartelli per tornare al punto di partenza.