A destra dello spiazzo si aggira una casa (al momento in costruzione) e si individua il vago inizio di un sentiero sul retro della casa medesima. La mulattiera si sposta in falsopiano in direzione Est per poi salire a tornanti in direzione Nord (micro-bolli rossi e ometti). Si incontra un piccolo villaggio disabitato di cui rimane in piedi solo una bella chiesetta imbiancata con immancabile bandiera greca. La vecchia mulattiera, talora più evidente talora meno, prosegue risalendo un costone sino ad un prolungamento di una pista agricola in cui sono collocate delle arnie (quota 300 circa).
Si rimonta il pendio a monte seguendo la direzione di marcia fino ad incontrare un’altra sterrata che va percorsa brevemente verso dx a raggiungere una stalla (q. 370 circa). Qui, in assenza di sentiero, ci si porta sul retro dell’edificio e si sale il pendio di pietre e bassa vegetazione in direzione Nord prendendo come punti di riferimento i pali di una vecchia linea telefonica in disuso. Si entra in un bosco di conifere, ove si procede su pendenze più moderate. Sempre seguendo radi ometti e bollini rossi, si esce dal bosco e si contorna una zona di pascolo passando a lato di un muretto a secco. Ci si immette dopo poco nella sterrata che sale al villaggio abbandonato di Mourì (quota 900 circa) e la si risale fino al tornante a dx di quota 1020, passando alla sx di una chiesetta e dei ruderi delle case del piccolo borgo ora disabitato.
Poco prima del tornante, un ometto invita ad uscire dalla strada verso un muretto a secco sulla sinistra, dove una traccia confortata dai consueti bollini rossi discende gradualmente lungo una forra secondaria (da attraversare intorno a quota 960), verso il fondo della gola di Iligas. Giunti sul greto della gola si può volendo fare una deviazione alla chiesetta di Timios Stavros (XIV secolo) , abbellita da antichi affreschi.
Su terreno sempre ben camminabile, si discende pedissequamente il letto della gola, alternando zone più ampie a brevi e sinuosi budelli, fino a quota 500, a partire dalla quale si presentano gli unici tratti impegnativi. Si aggira inizialmente un salto sulla sx (ometti ed evidente traccia), quindi poco oltre un secondo piccolo salto va disceso disarrampicando (passaggio di I/II grado). Infine a quota 300 l’ultima difficoltà, da superarsi calandosi per roccette articolate (I/II grado) poste alla sx del salto e indicate da ometti. Con altri 30 minuti di cammino si esce dalla gola sulla strada asfaltata Chora Sfakìon – Anopoli, a pochi metri da una taverna e dalla bella spiaggia sassosa di Iligas dove si può fare una sosta e una nuotata. Con altri 15 minuti a piedi lungo la carrozzabile si è infine di ritorno al paese e all’auto.
- Cartografia:
- Crete 11.11/11.12 Lefkà Ori Sfakià/Pachnes 1:25.000 Ed. Anavasi