L'ambiente risulta grandioso, maestoso e severo.
I panorami sono spettacolari.
I pendii sono ripidi, da non affrontare assolutamente se bagnati. Evitare l'escursione con tempo nebbioso (per evidenti difficoltà di orientamento sul versante Sud) e ancora peggio se piove o con tempo incerto (un temporale sarebbe veramente pericoloso). La roccia è friabile, e si sgretola facilmente: attenzione ad eventuali scariche di sassi ed a non smuovere pietre per la sicurezza dei compagni di escursione.
Lungo la paretina c’è una corda fissa che va sempre verificata in quanto potrebbe essere danneggiata. E' opportuno pertanto portare una corda di 60 metri per un’ulteriore protezione e per scendere in corda doppia.
Si attraversa un ponticello, si trascura a sinistra un sentiero che porta alla falesia di arrampicata e si segue la sterrata che decorre sulla sx della Valle d’Arano. Superata una sbarra si sale a mezza costa e si continua dritti fino alla bocchetta Prato del Popolo, quota 1607 m, che separa il Monte della Revecena a Nord dal Monte Savina a Sud. Si gira a sx e si continua a seguire la sterrata in direzione Nord. Dopo circa 100 metri di dislivello, a quota 1710 m circa, si trova un bivio.
Seguire la sterrata di dx, Est, per attraversare a mezza costa il versante Sud-Ovest del Monte Sirente. Alla quota 1800m. circa ,nella regione Stazzo di Cristo, ben prima di raggiungere il M.Coppone, lasciare la sterrata e salire a sx in direzione NE per via logica ed intuitiva seguendo tracce di sentiero o rimontando a vista su costoni cosparsi di rocce ed erba o percorrendo piccoli canali ricoperti da prati d’erba verde.
Giunti all’incirca alla quota 2200m. piegare a sx (bastone di legno infisso tra le rocce) e traversare in direzione Nord, raggiungendo un vallone. Risalire il vallone fino e raggiungere la larga Sella del Tempio a quota 2252 m, dove è infisso tra le rocce un altro evidente bastone di legno.
(In alternativa continuare verso la vetta del Sirente intercettando infine a quota 2320 m circa il sentiero segnato proveniente dalla Valle Lupara; seguendo questo a sx si giunge sulla vetta 2348 m. Dalla vetta del Sirente poi scendere lungo la cresta in direzione Nord-Ovest verso Punta Macerola, fino a raggiungere la larga Sella del Tempio, con il bastone di legno, alla quota 2252 m).
Comunque si sia giunti alla larga Sella del Tempio di quota 2252m, affacciandosi nel vallone sottostante, direzione Nord, si nota chiaramente il difficile anfiteatro da riscendere e l’evidente torrione, meta dell’itinerario (il Tempio). Appena imboccata la valletta si inizia la discesa a serpentina seguendo gli omini di pietra, destreggiandosi tra canalini da discendere, cenge erbose da percorrere, costoni da superare ecc. Si scende infine un lungo canalino a destra fino alla base Sud-Est del torrione; si risale a sx e si raggiunge una selletta alla base della parete Sud del Tempio a quota 2060 m circa (50 minuti – discesa 200 metri ).
Sulla paretina c’è una corda fissa che parte a circa 3 metri dalla base: è raggiungibile salendo tra due massi (I) e poi traversando per un paio di metri su una piccola cengia esposta. Da questo punto, si supera un piccolo tratto verticale con buoni appigli (II+) e poi si sfruttano dei corridoi naturali (II), sempre abbastanza verticali, che portano alla fine delle difficoltà dove termina la corda fissa. Qui le difficoltà finiscono e si raggiunge in breve la vetta costituita da un terrazzo dove sono appoggiati grossi massi (1/2 h ; 40 metri).
Ritorno per la stessa via precedentemente percorsa (fino alla Sella 2252m. si impiega 1h circa – 200 m).
- Cartografia:
- Carta CAI 1:25000 Velino-Sirente