Seguendo sempre le indicazioni Alta Via delle Grigne si procede lungo la Via Caimi tenendo la dx ai successivi bivi. In ultimo salire a sx raggiungendo uno spiazzo sterrato presso l’acquedotto. Alla sua dx si imbocca il sentiero della Cresta Cermenati (n° 7) fino alla deviazione del Traverso dei Magnaghi (n° 3) che si segue a dx tagliando un costone erboso.
Giunti in vista dei Magnaghi il sentiero oltrepassa ripidi canali ghiaiosi con tratti su roccette (attenzione), fino ad un ripiano con massi nel Canalone Porta. Da qui risalire il Canalone lungo una traccia con bolli rossi fin sotto al SIGARO DONES, per poi proseguire nel canale superando facili placche adagiate raggiungendo man mano l’inizio degli itinerari. Ore 1,30-1,45.
P3 – 12 rinvii, due corde da 60m, dadi piccoli e friend fino al 0.75 B.D. Attrezzatura mista a fix e qualche chiodo; da integrare.
Comunque chiodatura lunga. Roccia da buona a ottima ed arrampicata varia con tratti tecnici non particolarmente impegnativi ma obbligati.
L1 6b+ 30m
Partenza circa 20 m sotto la “Bonatti” (via Clara), presso un fix sulla caratteristica placca nel Canalone Porta, alla base del grande strapiombo che caratterizza il lato sinistro della spaccatura Dones.
Traversare 5m sullo strapiombo (roccia ripulita) con chiodatura ravvicinata, possibile in A0, poi muro verticale e traverso obbligato in placca su roccia ottima e chiodatura lunga.
Raggiunto l’espostissimo spigolo (vecchia sosta), si supera uno strapiombino fessurato e si sosta comodamente su un aereo terrazzino
L2 5a/b 30m Seguire lo spigolo soprastante, attraversando poi a dx in corrispondenza di una clessidra cordonata incrociando SPACCATURA DONES e proseguendo verso dx su facili gradoni fino a una cengia. Divertente arrampicata su roccia lavoratissima e solida con chiodatura
essenziale ma facilmente integrabile
L3 6a 35m Muro verticale a buchi compattissimo; arrampicata di continuità su roccia bellissima con chiodatura lunga difficilmente integrabile
L4 6b 35m Placca compatta, tecnicissima sui piedi, poi verso sx (più facile ma chiodatura obbligata), uscendo per un risalto strapiombante più fisico fino ad una nicchia. Da qui a dx a rimontare lo strapiombo per una buona fessura, fino ad un comodo terrazzino (nuova sosta).Roccia ottima
L5 5c 35m A sx per fessura fino ad una placca compatta che si sale fino ad un tettino. Rimontare il tettino, poi per una larga fessura si raggiunge la sommità incontrando la nuova sosta di calata appena prima della cresta. Roccia ottima, chiodatura a tratti lunga.
VARIANTE (Eugenio Pesci): 5c 25m Dalla S3 salire 5m a dx alla S3 bis, da cui direttamente in cresta.
Possibile discesa sulla via da soste attrezzate (consigliata solo ad esperti): dalla S5 alla S3 con una lunga calata obliqua con tratti strapiombanti. Passare qualche rinvio per non perdere contatto con la parete e fare attenzione al recupero delle corde. Dalla S3 alla S1, e da qui a terra con una calata molto esposta, completamente nel vuoto.