La cima è costituita da due dentini di pari altezza, il secondo dove è posto un paletto metallico richiede alcuni passi di arrampicata esposti, può tornare utile uno spezzone di corda.
Dal termine della strada asfaltata, si segue la sterrata che conduce ad un fabbricato in cemento (acquedotto) già ben visibile; quasi subito una palina segnaletica indica Lac de l’Ascension 4h30′ (i tempi sono decisamente alti). Seguendo la sterrata o meglio sfruttando le scorciatoie piuttosto evidenti, si supera il fabbricato e più avanti si raggiunge un bivio. Qui si continua a destra, in decisa salita con una lunga serie di serpentine nel bosco. A quota 1632 m si incontrano le rovine di le Puy. Qui al bivio che si presenta si prosegue in direzione est, sempre nel bosco fino a che il sentiero incontra una pista forestale proveniente da le Lauzet. Si continua per un tratto sulla sterrata, salvo trascurando una deviazione in discesa, giungendo al fondo della prima parte del vallone, dove su bel sentiero si passa a fianco di un promontorio molto panoramico, quindi si attraversa un bel prato, e infine si passa il torrente de l’Ascension su un ponticello di legno, per riprendere la salita sull’assolato versante sud. Qui il terreno si fa più ghiaioso e a tratti ripido, ma il sentiero è tutto sommato comodo. A 2120 m si fa l’ingresso nella parte mediana del vallone, passando nei pressi di un alpeggio posto su di un altopiano. Si continua seguendo il corso della valletta, fiancheggiando il torrente per poi alzarsi a sinistra per superare una fascia di placconate calcaree; dopodichè un vasto pianoro erboso offre due opzioni: la prima più diretta senza passare al lac de l’Ascension prevede di attraversare il torrente prima della cascatella e continuare per dossi erbosi puntando al Col du Mouriare, evidente depressione a destra dell’omonima cima. La seconda opzione, un po’ più lunga prevede di continuare a seguire il sentiero, che si sposta a sinistra per salire il costone a sinistra della cascata, per poi attraversare al di sopra il torrente in corrispondenza di un piccolo canyon, che precede di pochi minuti il bellissimo Lac de l’Ascension 2306 m.
Dal lago si continua in semicerchio verso destra, toccando un secondo laghetto (Lac Escur) e quindi iniziando a salire per una vaga traccia verso il Col du Mouriare2498 m, che si raggiunge un po’ faticosamente tra detriti ed erba. Dal colle si deve scendere di 10 m e reperire una delle tante vaghe tracce che taglia la cresta sovrastante passando tra terriccio e detriti, puntando al canalone di rocce rotte ed erba che ripidamente porterà sul filo del crestone sud che ha origine dalla cima che ci accingiamo a salire. Guadagnata una sella si percorre la ripida ma semplice cresta, c’è una vaga traccia con rari ometti. Quando si raggiunge una paretina di rocce rossastre, anzichè salirle direttamente, si taglia il pendio di mobili sfasciumi verso destra (qui con attenzione alcuni ometti indicano la via); questa esile traccia permette di aggirare la fascia rocciosa, e poi piegando verso sinistra si ritorna in cresta, ora di nuovo semplice, raggiungendo un intaglio posto tra i due denti che costituiscono la cima. Per il dente meridionale si supera un gradone roccioso e si è in vetta (EE).
Per il secondo dente, posto a nord, la cosa si fa un po’ più impegnativa: si deve percorrere una esile crestina di 10 m pianeggianti (eventualmente aggirabile sul lato destro su terreno infame) per arrivare sotto la breve paretina che si vince con alcuni passi di arrampicata su roccette poco rassicuranti e sporche di detrito.
Discesa dal versante di salita, oppure una volta tornati al Lac Escur si continua a sinistra superando il Petit Lac Escur e si risale di circa 100 m al Collet du Peyron per poi scendere lungo il sentiero che conduce a le Lauzet 1786 m. Questa soluzione implica di farsi dare un passaggio perchè l’alternativa è di seguire noiosamente la lunga sterrata che riporta a la Roche de Rame.