Gita in ambiente molto severo e selvaggio, privo di indicazioni e sentieri da 2400 m in poi.
Lasciata l’auto a Place Moulin si costeggia la diga fino al fondo, si prosegue sul sentiero per il rifugio Aosta fino ai ponti che attraversano le acque del ghiacciaio del Mont Brulé: qui sipiega a dx, si attraversa il Buthier e si sale un un pianoro dominato a fondo da un alpeggio.
Al centro del piano suddetto si svolta a dx e si prende una traccia che sale una ripida balza erbosa che si smorza all’alpe della Tza (2464 m, zona ricca di sorgenti). Da qui si risale il primo canale a sx distre l’alpe che porta dopo 2 passaggi su roccia (I e II) ad una terrazza erbosa e detritica a 2700 m che va percosra fino ad affacciarsi alle lingue del settore meridionale del G.io delle Gran Murailles (Fino qui stesso itinerario per il Tete de Roeses). Da qui si svolta a dx e si prende a salire un pendio di detriti alternato a qualche salto di roccia che conduce alla Petite Tete di Bellatza ( 2990m, enorme ometto ben visibile già dalla diga).
Da questa testa detritica si sale alla poco invitante gran Testa di Bellatza (3155 m) con percorso su cenge detritiche e brevi salti rocciosi ( in cima di quello più ardito c’è una fettuccia per la doppia), non difficili ma infidi per la pessima qualità della roccia. Un ultimo tratto su detriti conduce alla sponda meridionale del G.io delle gran Murailles.
Da qui si domina tutto il percorso per il colle Budden che andra scelto in base alle condizioni (Il ghiacciaio presenta qualche crepaccio, di solito i primi si aggirano a dx, gli ultimi a sx..) e la pendenza non è forte come potrebbe sembrare dal basso.
Dopo 5 ore e mezza – 6 si giunge al confortevole bivacco Paoluccio (3580 m).
Dal bivacco si prende il ripido nevaio che scende dall’anticima della becca di Guin (3760 m) e lo si risale fino quasi in cima, qui su cenge di ottima roccia ci si sposta a sx andando a prendere la cresta S-W dopo aver superato qualche canale abbastanza difficile. Giunti in cresta con percorso veramente elegante ed estetico su roccia buona si raggiunge l’anticima.
Da qui dopo aver passato due asperità si è in vetta su massi accatstati (2 e 30 – 3 h).
Per la discesa giunti all’antecima, si segue la cresta S che in poco tempo su ottima roccia permette di raggiungere il bivacco senza troppi problemi (1 h e 30 dalla cima).
Lungo l’itinerario di salita si ridiscende a Place Moulin.
- Bibliografia:
- CAI-TCI Alpi Pennine Volume II (condizioni molto cambiate dal 1971, anno del libro)