Ad un certo punto la strada diventa sterrata, supera la case di Campanesio, Pui, Vernè, scavalca un colletto e dopo un doppio tornante, giunge in una conca pascoliva. Lasciare l'auto lungo la sterrata nei pressi di una grande croce.
Si prosegue lungo la pista per un centinaio di metri fino ad incontrare una deviazione sulla sinistra che risale il vallone lungo il rio Milanese.
Giunti nei pressi di un’alpeggio, la strada finisce, si attraversa allora il rio e risale un valloncello laterale, dall’altro lato del vallone, imboccando una traccia di sentiero che si diparte dai pressi di una baita ristrutturata.
La traccia è segnata con tacche di vernice bianca e rossa scolorite e sale fino ad un colletto, da dove si apre un ampio pianoro (resti del Lago Cibuò), quindi piega a nord (destra) e riprende a salire dolcemente.
Si supera un secondo pianoro pascolivo (resti del Lago Lauserot), quindi si piega a sinistra (ovest) fino a toccare la conca del Lago di Luca, dove sorge un ricovero privato ristrutturato.
Ora si hanno tre possibilità:
1. si sale puntando direttamente alla cresta E della Punta delle Guglie, da dove spostandosi sul lato sud della montagna, si tocca la vetta risalendo un vago canale erboso-detritico;
2. si attraversa il valloncello puntando al colletto fra la cima delle Guglie e la quota 2650 m, da dove si prosegue per l’ampio crestone sud.
3.Si raggiunge il Colle di Luca, si piega a sinistra (direzione Lobbie) e si segue il sentiero fino ad incontrare la dorsale est che scende dalla punta delle Guglie. Seguire la lunga ed ampia cresta dorsale fino alla base della cima dove si presentano due opzioni: attraversare la base della montagna fino a giungere al costone meridionale, poco sopra il passo delle Guglie e risalire il costone per tracce di sentiero fino alla vetta, oppure seguire gli ometti e salire direttamente in direzione della croce di vetta (est).