Da Isoverde attraversare il ponte sul Polcevera e salire lungo via Pacinotti fino alla località Gallaneto. Qui si lascia a sin. Via Chiappa e si prende a destra via Laboi (palina con indicazioni sentiero CAI n.6 e Bric di Guana). Da questo punto occorre sempre seguire il sent. CAI n.6 fino in vetta. L’itinerario segue una stradina che supera alcune case e poi diventa sterrata. Dopo un breve tratto la sterrata termina e occorre voltare decisamente a sx (segnavia su un palo) per risalire un vecchio sentiero con vegetazione invadente. Si entra nel bosco e si attraversano vecchie fasce con bei muretti a secco. Segue un lungo tratto di sentiero quasi pianeggiante che attraversa alcune vallette e giunge infine alle Case Pian del Melo (m 419), abbandonate e con stalla e fienile. Qui si deve piegare a dx passando dietro alle case. Segue un tratto invaso dall’acqua di un torrentello e con vegetazione invadente che costringe a uscire a dx su prati (sentiero poco evidente), puntando alla sella q.501 m dove sorgono le diroccate case Burrano, completamente ricoperte di vegetazione. Dalla sella di case Burrano si volta a sx (sempre sent. N.6) e per buon sentiero a svolte si risale nel bosco ripido. Poi si esce su terreno più aperto di radi pini e rocce e con un tratto in traverso in versante Sud si giunge al termine del sentiero (muretto in pietre a secco). Qui si volta decisamente a dx e si risale il ripido fianco sx idrografico di un torrentello (Rian du Baru) su terreno aspro e roccioso. Seguendo i segnavia e i grossi ometti senza problemi si traversa ancora verso sx e per un ripido pendio prativo si sbuca alla Gua du Baru (m 822), alla base dello sperone Est del Bric di Guana. Seguendo i segnali e gli ometti si rimonta la ripida dorsale, si compie un traverso ascendente verso dx (Nord) su pendio di roccette molto ripido, con un unico passaggio che richiede l’uso delle mani, quindi sempre per ripida traccia che taglia in versante Nord si risale lo sperone e per un ultimo pendio erboso si sbuca in vetta al Bric di Guana (m 962), segnata da un mucchio di pietre.
Per la discesa seguire la dorsale dell’Alta Via verso Sud passando presso l’Osservatorio Naturalistico del CAI di Bolzaneto. Per ampio sentiero scendere al Passo Prato Leone da dove seguendo il sentiero “quadrato rosso” si scende a Neppiane e Gallineto. Oppure dal Passo Prato Leone proseguire per pochi metri verso Sud e prendere a sx una mulattiera (segnavia CAI bianco-rossi) che in lieve discesa conduce al bivio di Roncasci. Da questo punto scendere a sx per una vecchia mulattiera che con molti tornanti nel bosco scende alle case di Campori e quindi a Gallineto. Tutti i bivi sono ben segnalati con paline e frecce del CAI.
- Cartografia:
- Carta dei sentieri 1:25000 Pegli, Prà e Piani di Praglia, Studio Naturalistico EdM, Genova
- Bibliografia:
- Appennino Genovese - 100 escursioni sui monti di Genova - Andrea Parodi Editore, 2021