Dalla cappella presente al passo, prendere la stradina semi pianeggiante verso destra. Si percorre in piano con qualche sali-scendi un tratto di circa 1.5 km. Girato l’angolo la nostra montagna appare lontana e maestosa. Ci sono un paio di discese che fanno perdere almeno 50 m di dislivello, valutare se ripellare al ritorno. Si punta la bastionata che sorregge la Chammililucke ovvero si sale il Griessfirn. Questo sarà inevitabilmente svalangato ovunque, si può passare sulla valanga tutto a sinistra (ramponi, max 40°, circa 100 m) oppure su pendii meno ripidi, ma sempre tecnici, stando al centro, max 35° sovente esposto sulle barre rocciose sottostanti. Pervenuti alle pendici del Chammliberg (che si trova torreggiante ed enorme alla nostra sinistra) si prosegue su facili pendii fino alla paretina, che si trova tutto a sinistra della cima. Il pendio – max 35° – va salito con i ramponi e deposita in cresta. Dalla cresta si può stare alti – tutto a destra – e salire verso la cima con picca, ramponi e sci nello zaino. Alternativamente si scende qualche metro e s’intercetta la traccia che sale dall’altro vallone e che porta meno ripidamente, sci ai piedi, al deposito. Da qui manca davvero poco, gli ultimi metri sono massimo 40°, con qualche metro esposto (utile una picca psicologica) e portano sulla cima con croce. Discesa sui propri passi, stando attenti alla variabilità delle condizioni nivologiche date le numerose esposizioni che si affrontano.