La cima si raggiunge per due itinerari considerati normali a seconda che si salga in estate, o in primavera con gli sci.
Quest’ultimo itinerario, lungo il quale venne eseguita la prima salita, a causa delle modifiche del ghiacciaio, risulta seppur complicato sicuro solamente in primavera a inizio stagione.
Per l’itinerario estivo, dalla Konkordia hutte m 2850 si scendono circa 150 m, di cui circa 100 di comode scale di metallo, ponendo piede sul Grüneggfirn e lo si risale in direzione ENE, tenendosi prima centralmente, poi spostandosi a dx per evitare una zona crepacciata nella sua dx orografica sino a circa quota 3000.
Si attraversa quindi decisamente a sn sino a raggiungere il bordo settentrionale del ghiacciaio di rocce montonate e sfasciumi (ometto).
Dall’ometto, l’unico presente in questa sezione, traversare a dx in piano, poi salire prima per una cengia obliqua, poi per canalini di sfasciumi a una pietraia sotto ad una bastionata di roccia.
Un cono di detriti in alto a dx porta ad un caratteristico passaggio formato da un salto di pochi m di roccia liscia sopra cui scorre un rivolo d’acqua, la cui portata aumenta considerevolmente in discesa.
Superata in questo modo la bastionata si traversa ascendendo a sn subito a monte di un grandissimo masso (neve).
Si continua ancora in alto a sn sino ad una placconata appoggiata che si risale prima per una spaccatura ingombra di detriti verso sn, poi con percorso diretto sino alla sua sommità, e poi si risale verso dx sino ai nevai dove si calzano i ramponi.
La sezione fin qui descritta può variare in conseguenza dell’entità dell’innevamento che può suggerire soluzioni più adatte per il momento.
Con un traverso ascendente a dx si raggiunge un pendio di neve o ghiaccio che passa a dx di un evidente risalto di una cresta di roccia, un punto di riferimento della salita, e lo si risale tenendosi non lontano dalle rocce.
Superata una zona crepacciata si sale a sn un ripido canalino di neve, a volte con terminale problematica, che porta alla nevosa cresta SO del Grünegghorn.
La si percorre, tratti a 40°, sino alla sua anticima m 3787 e si continua per una cresta non difficile, ma esposta, prima di roccia e e poi di neve sino alla vetta del Grünegghorn m 3860.
Si scende ad una sella per una ripida cresta di roccia e neve che in caso di neve fresca ed abbondante diviene pericolosa se non impercorribile.
Dalla sella o attaccare subito la cresta SO del Gross-Grünhorn, o per risparmiare tempo, risalire i pendii nevosi del versante NO e passata una piccola terminale salire in cresta by-passandone la prima parte (circa metà).
La cresta si percorre sul filo o subito sotto a dx dove la roccia è abbastanza solida e non difficile: 2° a tratti in un punto 3°.
- Cartografia:
- CNS 264 Jungfrau
- Bibliografia:
- I 4000 delle Alpi-Richard Goedeke
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