Il dislivello tiene conto delle discese e risalite.
Dalla Monchjochhutte scendere nel ghiacciaio fino a 3300m. Attaccare a risalire verso la Fieschersattel 3923m dopo aver superato lo sperone SO del Grossfiescherhorn.
La salita del ghiacciaio che porta al passo richiede prudenza dato che è molto crepacciato. La parete che adduce al colle è ripida (200m 45/50°) e non così banale (prestare molta attenzione soprattutto in discesa quando la neve tende a cedere per il caldo). A stagione inoltrata può l’ultimo tratto presentarsi molto delicato perchè in ghiaccio e/o in ripidi sfasciumi (sosta a chiodi, cordoni e maillon per una calata dal passo e altri cordini poco sotto).
La cresta che adduce al Grossfiescherhorn non presenta passaggi impegnativi. Il primo grande torrione va evitato sulla dx per placche altrimenti costringe ad una breve calata in doppia per discenderlo (sosta in loco). L’ultima tratto affilato sotto la vetta può essere evitato sulla sx. Al ritorno dal colletto a monte del primo torrione è possibile calarsi sul versante NE sul ghiacciaio (calata da 50m).
Per salire anche l’Hinterfiescherhorn conviene, una volta tornati alla Fieschersattel, portarsi sul ghiacciaio a sx, traversare per circa un centinaio di metri e attaccare la paretina che porta sulla cresta NO (attenzione ghiaccio vivo, cordone x doppia in discesa) quindi direttamente alla cima senza difficoltà. Oppure proseguire sul ghiacciaio fin sotto la verticale della vetta quindi raggiungere la cresta poco distante dalla cima con un breve traverso su ripido pendio nevoso.
- Bibliografia:
- Romelli-Cividini, Il grande Libro dei 4000 delle Alpi