La Cresta di Flua ha anche un valore storico, essendo stata aperta, tra gli altri, da due dei più famosi alpinisti valsesiani, i fratelli Gugliermina. Escursione piuttosto lunga ma piacevole. La roccia è nel complesso discreta.
Dal parcheggio in località Acqua Bianca seguire il facile e comodo sentiero fino all’Alpe Vigne Superiore, dove si trova il Rifugio Barba Ferrero, m. 2245.
Dal Rifugio dirigersi per pascoli pietrosi e morene in direzione del piccolo Ghiacciaio di Flua, che è diviso in due da una morena di grossi massi accatastati. Salire sulla sua perte settentrionale (sinistra) e, dopo avere superato una piccola crepaccia, volgere in direzione Nord Est.
Costeggiare verso destra la parete Sud della Punta Grober in direzione dei Corni di Faller. Superata una parete liscia e nerastra si attacca, all’altezza di una piccola insenatura, il pendio di grossi blocchi, difeso inizialmente da una placca piuttosto liscia e spesso bagnata, che con facile arrampicata porta sul filo di cresta (l’abbassamento del ghiacciaio può avere scoperto altri tratti levigati).
La cresta si presenta piuttosto affilata ed esposta, ma non presenta grandi difficoltà, e si procede superando o aggirando alcuni risalti. Si incontra ad un certo punto un torrione rossastro, alto circa 20 metri, non aggirabile, salvo volersi cacciare nei guai!.
Superarlo direttamente con bella arrampicata (3°) su ottimi e solidi appigli. Dopo un altro tratto piuttosto affilato si raggiunge la vetta della Punta Grober superando con facile arrampicata l’ultimo risalto roccioso. Prestare attenzione, su tutto il percorso, alle frequenti cornici, più o meno presenti in funzione dell’innevamento.
Discesa per la Via Normale dal Colle delle Locce.
- Cartografia:
- I.G.C. 1:50000 n. 10 Monte Rosa Alagna Macugnaga
- Bibliografia:
- Guida CAI-TCI Monte Rosa