Da evitare nei periodi più caldi, consigliato in tarda primavera o autunno.
L'anello (parziale) è percorribile anche nel senso opposto, ma è da considerare che la salita dal Bivacco Riva Girani alla Bocchetta del Nevaio, la cosiddetta via invernale, è un sentiero ripidissimo e molto faticoso, mentre il percorso dalla Bocchetta della Bassa offre un sentiero decisamente migliore.
In presenza di neve piccozza e ramponi al seguito.
Partendo direttamente da Colle di Balisio si allunga di pochi km il percorso.
Da Colle di Balisio o dalla chiesetta del Sacro Cuore (fontana) si segue la sterrata che a sinistra si inerpica lungo il corso di un ruscello (indicazioni per Piazza Spinola e Pialeral). Si toccano alcune cascine e sempre seguendo il tracciato della sterrata, che via via si restringe diventano una mulattiera, si arriva ad un bivio: si continua ora a destra nel fresco bosco di faggi inerpicandosi più ripidamente, seguendo il cartello indicante Piarelal e Rifugio Brioschi.
A 1300 m si esce dal bosco e si raggiunge la zona dell’Alpe Cova, con tanto di laghetto e una fontana. Si prosegue ora in salita su una sterrata-cementata sino al Rifugio Antonietta al Pialeral. A questo punto la Grigna Settentrionale con la sua mole appare ben evidente. Alternativamente al Colle di Balisio, si può anche partire da Pasturo collegandosi al percorso descritto proprio all’Alpe Cova.
Si sale lungo il costone erboso e dopo aver superato una rada fascia boscosa si supera un prato con area pic nic e fontana (l’ultima) per iniziare la lunga salita su sentiero tra prati e roccette. A 1500 m si incontra un bivio (non segnalato) si continua sulla traccia a sinistra che piega progressivamente portandosi al centro del pendio del Grignone.
Si entra in una piccola valletta e si sale a sinistra sotto una paretina rocciosa raggiungendo una sella dalla quale con un traverso ci si sposta verso sud attraversando alcuni canaloni. Dopodichè la salita riprende ad ampie svolte sul pendio arrivando alla Bocchetta della Bassa 2117 m.
Da qui non resta che percorrere il sentiero verso destra, che si mantiene qualche metro sotto il crinale, su percorso ripido ma non problematico (si supera qualche fascia di roccette) sino al Rifugio Brioschi posto proprio sotto la croce di vetta.
Per la discesa, volendo compiere un anello parziale, si prosegue seguendo la cresta in direzione nord, superando un fabbricato in cemento per poi scendere più repentinamente la cresta che diventa rocciosa. Si tratta del percorso invernale di salita, che è tutto attrezzato con dei fittoni e un cavo. In condizioni di terreno asciutto ovviamente questi risultano superflui, ma è comunque bene porre attenzione perchè in alcuni passaggi c’è un po’ di esposizione.
Raggiunta la Bocchetta del Nevaio 2300 m, il sentiero prosegue in forte discesa a destra, percorrendo un ripidissimo pendio di erba e detriti (attenzione a non far rotolare pietrame), e molto velocemente si arriva al bivacco Riva Girani 1830 m, dal quale poco sotto ci si collega con il percorso di salita. Questa è anche la via normale di salita in inverno in presenza di neve, il cosiddetto “muro del pianto”