Per chi fosse interessato a partire direttamente da Aosta (via Gressan o Charvensod) tenere conto che il dislivello totale sarà di circa 2200 m. Un buon compromesso potrebbe essere la partenza da Saint Salò 1312 m.
Itinerario da effettuarsi solo con buon allenamento (o meglio con ebike) perchè le pendenze degli ultimi 500 m di dislivello sono davvero estreme.
Pila è anche raggiungibile, nel periodo estivo, con la telecabina da Aosta, il che consentirebbe una lunga discesa per i sentieri del bike park.
Da Pila, partendo dal piazzale sotto la seggiovia, si sale fino alle ultime case in località Gorraz (fontana) dove iniziano le strade bianche della conca. Si sale subito lungo la strada al centro, ignorando quella di destra che compie un giro più largo passando per Grimondet (ma eventualmente la si può seguire) e con numerosi tornanti nel bosco si guadagna subito quota, le pendenze sono già significative e quasi sempre oltre il 10%.
Dopo un paio di km, a quota 2000 m si trova un bivio: si continua sulla sterrata di destra ignorando le indicazioni a sinistra per Chamolè. Si supera l’Alpe Lap 2076 m e si giunge al Bois de Lap, dove si incontra la sterrata ignorata all’inizio proveniente da Grimondet. Si lascia a sinistra l’Alpe Grand Grimond 2232 m e poco dopo si abbandona la sterrata di destra per continuare sull’altra, a monte dell’alpeggio, raggiungendo con alcune rampe molto accentuate l’arrivo di una seggiovia, posta sotto la verticale della Piatta di Grevon a quota 2357 m. Ora si vede chiaramente il resto del percorso, con la strada in alto che zigzaga il pendio di detriti e arbusti.
Se fino ad ora le pendenze erano state impegnative (mai sotto il 10 e spesso al 15%) da qui in avanti, salvo alcuni tratti relax, la pendenza aumenterà fino al 20% quasi continuativamente e talvolta anche oltre. Logicamente con scarsi allenamento si farà tutta la salita spingendo la bici, altrimenti si riesce a stare quasi sempre in sella, salvo brevi rampe oltre ogni limite ragionevole. Con ebike (consigliata) è ovviamente un’altra storia.
Dopo un breve tratto pianeggiante, iniziano le rampe della salita finale, subito una verso sinistra quasi impossibile da ciclare, poi sopra migliora e si riesce quasi sempre a pedalare, salvo alcuni brevi strappi molto al limite (20-22%). Di positivo c’è che il fondo stradale è sempre ottimo e privo di pietrame. Superati numerosi tornanti si perviene ad un bivio poco sotto la cresta, si lascia a destra la strada per il Bivacco Arno-Col de Couis, e continuando a sinistra si affronta l’ultima rampa, abbastanza facile (15%) sino alla spianata a quota 2700 m. Da qui a sinistra si può raggiungere una croce ed una tavola d’orientamento in pochi istanti, mentre per la Piatta di Grevon, si lascia la bici e salendo in pochi minuti la dorsale erbosa si guadagna a piedi la cima.
Per la discesa ci sono numerose possibilità:
1- ritorno dalla strada di salita (MC+)
2- ritorno dalla strada di salita fino alla seggiovia di quota 2357 m, da qui prendere a sinistra il sentiero per il Plan de l’Eyvie 2253 m, molto bello e mai difficile (S1,attenzione ad alcune cunette quando si attraversano le pista). Una volta terminato il sentiero si arriva alla sterrata a quota 2190 m dove proseguendo a destra con un ulteriore sforzo, si può raggiungere Chamolè 2309 m (arrivo seggiovia) dove vi è una fontana. Da qui in una manciata di minuti su sentiero quasi interamente ciclabile si raggiunge il Lago Chamolè 2325 m. Da questo tramite i sentieri 102-14-19A, si scende a Chamolè 2152 m, e quindi su sentiero si rientra a Pila.
3. Ulteriore variante, dal’Alpe Chamolè si risale con bel sentiero boscoso al Col Plan Fenetre, quindi discesa nel vallone di Comboèfino a Ponteilles, da dove con una ripida risalita, si scende poi a Saint Salò (occorre essere partiti da qui).