Carte e le Guide sono edite dall'Ente Parco della Collina Torinese e dal Coordinamento dei sentieri Collina torinese.
Si tratta di un lungo itinerario nato a metà degli anni '90 per iniziativa del Club Alpino Italiano di Moncalieri; numerose Associazioni ed Istituzioni Pubbliche sono state coinvolte nel progetto. Da Moncalieri a Chivasso il percorso interessa tutta la dorsale collinare, toccando le due massime elevazioni (Maddalena e Superga) e attraversando aree già ambientalmente tutelate: Parco del Po - Vallere, Parco della Maddalena, Parco di Superga, Bosco del Vaj. In tutto sono oltre 60 km (1500 m di dislivello in salita), divisi in 10 tratti.
Di recente una bacheca informativa della GTC è stata collocata alla partenza del percorso, all'ingresso dell'area attrezzata delle Vallere (Corso Trieste 89, Moncalieri, sede del Parco Fluviale del Po torinese).
L'itinerario completo della GTC è descritto sulle carte reperibili presso la Sezione di Moncalieri del Club Alpino Italiano, Piazza Marconi 1, (Testona), lunedì dalle 18 alle 19, mercoledì dalle 21 alle 22,30; tel. 0116812727 - 3336486885; e-mail: moncalieri@cai.it
Si invitano gli escursionisti a segnalare al CAI di Moncalieri eventuali problemi riscontrati lungo il percorso.
Tratto 1 – Dal Parco delle Vallere (220 m) al Colle della Maddalena (710 m)
Tempo di percorrenza: 3 ore e 30 minuti
Oltrepassato il cancello d’ingresso dell’area attrezzata delle Vallere (C.so Trieste 98 – Moncalieri) si arriva alla sponda del Po, che si segue sulla destra fino a raggiungere Corso Trieste. Attraversare il ponte, passando poi sotto l’arco di Porta Navile in piazza Caduti per la Libertà. Si percorre tutto il centro storico di Moncalieri, fino alla Piazza Baden Baden, di qui si scende per un breve tratto di Via Silvio Pellico, svoltando poi, a sinistra, per Via Grimaldi raggiungendo l’inizio del Viale della Rimembranza. Si segue il viale in salita superando !’incrocio con Strada Castelvecchio e pervenendo alla piccola chiesa di San Sebastiano. Di qui a destra, per l’antica Strada San Sebastiano che porta su Strada Castelvecchio.
Si percorre la strada asfaltata superando il bivio con Strada dei Manzi e raggiungendo il Castelvecchio. Il percorso continua sempre su Strada Castelvecchio arrivando in discesa al numero civico 111 posto a sinistra su un piccolo pilastro di mattoni. Qui il segnavi a della GTC, riportato su un palo di cemento, indica l’imbocco di un accesso incassato da percorrere per un tratto disagevole in salita: si tratta dell’antica Strada Canonia. In seguito il sentiero si fa pianeggiante e prosegue a mezza costa; al termine, in prossimità di un rio si svolta a destra in discesa (segnavia GTC su un albero) e si giunge in Strada San Michele. A causa dei lavori di ripulitura boschiva dei residenti, non sempre è possibile imboccare Strada Canonia. In alternativa si può proseguire sino al termine di Strada Castelvecchio e svoltare a sinistra in Strada San Michele per raggiungere così l’innesto del sentiero, costituente il tratto originario del percorso. Salendo a sinistra su Strada San Michele per alcuni tornanti si arriva alla cappella della Madonna della Neve di Rocciamelone. Di qui per pervenire al colle della Maddalena si seguono i sentieri riattivati dal CAI di Moncalieri, numero 2 e numero 1. Dalla cappella si percorre per circa 500 metri una stradina sterrata in salita fino ad un bivio, da cui si continua a destra su tratto asfaltato ove sorgono alcune case di recente costruzione. In breve il tronco di strada asfaltata termina e si prosegue nel bosco con una successione di salite e discese Agli incroci seguire i segnavi a GTC, superare il Rio Cenasco ed il Rio Alberoni pervenendo ad una radura dalla quale si segue il sentiero numero 1 che porta su Strada Maddalena in prossimità di una piazzola; scendere lungo l’asfalto di alcuni metri attraversando la strada e riprendere il sentiero in salita. Si arriva alla cappella della Maddalena e di qui al Faro della Vittoria.
Tratto 2 – Dal Colle della Maddalena (710 m) all’Eremo dei Camaldolesi (621 m)
Tempo di percorrenza: 1 ora
Partendo dalla tavola di orientamento posta sotto il Faro della Vittoria, si scendono alcuni gradini mantenendosi poi a destra vicino alla recinzione; si superano gli incroci con Via Castagnevizza e Viale Ortigara continuando la discesa. All’incrocio con Via Col di Lana si prosegue sempre in discesa a destra su strada inghiaiata. Superata una piccola area picnic e successivamente alcune curve sempre in discesa, si prende a destra un sentiero foresta le in leggera salita incontrando dopo pochi metri uno zampillo d’acqua che fuori esce da un tubo metallico. Il sentiero, delimitato a destra da una recinzione con filo spinato, si allarga e raggiunge la strada asfaltata Maddalena Il faro della Vittoria – Eremo. Qui si svolta a destra e dopo pochi metri, in prossimità di una stretta curva, si imbocca dall’altro lato della strada una carrareccia in discesa posta in corrispondenza della Strada Bric della Croce (zona militare non accessibile). Oltrepassata una cancellata sulla sinistra, si raggiunge una strada asfaltata in prossimità del numero civico 35 dove occorre svoltare a destra; nei pressi di una curva sulla sinistra, in corrispondenza di alcune ville, si può avere un’ampia veduta sulla pianura sottostante. Quando si raggiunge un primo tornante abbandonare la strada asfaltata, che prosegue in discesa, e seguire una carrareccia che si inoltra nel bosco. La via percorsa si innesta su un’altra carrareccia proveniente dal fondovalle: qui occorre svoltare a sinistra. Tralasciare una diramazione a sinistra in salita, proseguendo in piano, ed una diramazione sulla destra; si raggiunge così il muro di recinzione dell’Eremo di Camaldolesi. Svoltato a destra, continuando a costeggiare il muro, si giunge alla cascina Margaria.
Tratto 3 – Dall’Eremo dei Camaldolesi (621 m) a Pino Torinese (501 m)
Tempo di percorrenza: 1 ora e 15 minuti
Costeggiando il muro di recinzione dell’Eremo dei Camaldolesi si raggiunge la cascina Margaria. Superata la cascina, si raggiunge la strada che collega Pecetto alla strada di Pino-Eremo; la si percorre svoltando a destra in direzione Pecetto, sino alla prima curva in corrispondenza del bivio per Tetti Rosero. Si raggiunge la frazione per Strada Rio Martello. Si supera sulla sinistra la cappella di San Michele e si prosegue fino al cartello indicatore di Via Rosero che s’imbocca sulla sinistra (dopo aver tralasciato in precedenza sulla destra Strada Rosero). Al primo bivio si prosegue a destra lungo una carrareccia sterrata raggiungendo, in corrispondenza di un prato, un punto panoramico. Proseguire in salita fino alla strada provinciale Eremo – Pino dove si svolta a destra in direzione Pino. Percorrere la strada asfaltata per circa 200 metri ed abbandonarla in prossimità di un ampio prato in discesa sulla destra; scendere sul sentiero in direzione di un albero isolato ed addentrarsi a sinistra nel bosco percorrendo il sentiero “del Gallo”. S’incontra sulla sinistra un grosso masso su cui è posto un gallo in terracotta; proseguire incontrando le prime case sulla strada in discesa ed al numero civico 76 int. 1/20 si gira a sinistra superando una scalinata pedonale.
Si prosegue per circa 150 metri lungo la Via Villa Lovera, incontrando Strada San Felice, che si segue a sinistra in leggera salita fino a svoltare a sinistra in Via Verdina che va percorsa raggiungendo Strada Pietra del Gallo. Si arriva sulla statale per Torino, svoltando a destra in direzione del centro di Pino s’imbocca a destra in discesa Via Molina percorrendola sino a confluire sulla centrale Via Roma. Continuare in direzione Chieri giungendo ad un arco in mattoni sulla sinistra, oltrepassarlo prendendo Via Maria Cristina che porta alla parrocchiale di SS Annunziata, punto panoramico con tavola d’orientamento.
Tratto 4 – Da Pino Torinese (501 m) alla Basilica di Superga (675 m)
Tempo di percorrenza: 2 ore e 15 minuti
Dalla Parrocchiale di Pino Torinese si percorre in salita Via Maria Cristina, superando Via Camandona, sino ad arrivare al cimitero. Si attraversa il piazzale dirigendosi verso la sede amministrativa dell’industria dolciaria Ferrero, che si oltrepassa scendendo sulla sinistra, fino ad un piazzale ove termina la strada asfaltata. Qui inizia il Parco della Collina di Superga. Si entra nel bosco e seguendo il sentiero si arriva ad un quadrivio ove occorre svoltare a sinistra in discesa per raggiungere la strada “panoramica” Pino – Superga, che si percorre per circa 400 metri. Imboccare a sinistra una carrareccia che s’inoltra nel bosco in leggera salita; al bivio dirigersi a nord seguendo la diramazione a sinistra e superando il Bric Brunassa. Proseguendo verso Est il sentiero si restringe e passato un traliccio dell’alta tensione si raggiunge in discesa la strada asfaltata che va percorsa per circa 500 metri fino ad un piazzale. Da questo punto, a sinistra, si diparte una carrareccia che, in leggera salita, s’inoltra nel bosco; ad un trivio occorre imboccare la strada più in basso a sinistra. Ad un successivo bivio, posto in corrispondenza di una grossa quercia, continuare nella direzione seguita tralasciando il sentiero sulla sinistra. Si perviene ad un bivio posto nelle vicinanze di un cartello segnaletico del “Sentiero degli Alberi”, salire a destra su un tratto ripido che conduce nuovamente alla strada asfaltata ove inizia il “Sentiero degli Alberi”.
Percorrere la “Panoramica” per circa 600 metri in direzione di Superga arrivando in prossimità di una casa cantoniera da dove, sulla sinistra, si diparte una carrareccia in salita. In breve si raggiunge nuovamente la strada asfaltata nelle vicinanze del bivio per Baldissero; dal piazzale prendere il sentiero a sinistra che s’inoltra in un querceto con sottobosco di felci. S’incontra sulla destra una casa isolata con recinzione metallica verde poi un muro in pietra che fa da argine ad un rio; in corrispondenza di un breve tratto di rete metallica scendere a sinistra alcuni gradini di legno. Inizia ora la strada per Tetti Rocco; raggiunta la frazione, si attraversa un cortile con un vecchio pozzo e si sale a destra una scalinata che conduce sulla strada Sassi – Superga. Proseguendo in salita a destra, si giunge al bivio per Baldissero e di qui s’imbocca, a fianco di una trattoria, un viottolo che porta alla Basilica di Superga.
Tratto 5 – Dalla Basilica di Superga (675 m) a Rivodora (330 m)
Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti
Dal piazzale della Basilica, si scende sino alla stazione d’arrivo della tranvia Sassi – Superga, dalla quale, con uno stretto passaggio pedonale, ci si collega con il punto terminale di “Strada alla Funicolare di Superga”; se ne segue il tratto asfaltato, mantenendo i binari sulla destra, raggiungendo il sottopasso che consente di oltrepassare la massicciata; il viottolo prosegue a sinistra per pochi metri e svolta bruscamente a destra, per terminare in uno spiazzo in abbandono. In lontananza s’intravede un vasto complesso, un tempo Istituto Provinciale per l’Infanzia; in prossimità dell’accesso inferiore all’istituto, si scende per alcuni gradini iniziando a percorrere un sentiero per un primo tratto pianeggiante poi in ripida discesa. Raggiunto un bivio ci si tiene sulla destra in corrispondenza di due piccoli massi, iniziando così una traversata orizzontale nel bosco a nord di Superga, lungo la quale si superano un rio su un ponticello di legno ed alcune deviazioni a sinistra. Continuando dapprima in piano e poi in leggera salita si arriva sul crinale ad una radura, superata la quale, mantenendosi ancora in piano a mezza costa, si giunge ad una strada asfaltata (Strada Moncanino) in prossimità di Villa Trinelli.
Si percorre in discesa la strada incontrata per arrivare alla frazione Tetti Coggiola; qui fra le case si prende a sinistra un viottolo sterrato; ad un bivio ci si tiene sul sentiero a sinistra che conduce in Via Montenero in prossimità di un gruppo di case. Si segue in discesa Via Montenero per circa un chilometro, sino al numero civico 25, dove, svoltando a destra su strada inghiaiata, si costeggia il muro di recinzione di Villa Viale. La strada prosegue quindi in discesa conducendo infine al ponte sul Rio Dora ed alla Piazza di Rivodora. (Questo tratto coincide con tratti in sequenza dei percorsi n 62, 63, 66 e 67)
Tratto 6 – Da Rivodora (330 m) a Còrdova (471 m)
Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti
Seguire dalla piazza di Rivodora la strada provinciale in direzione S. Mauro, percorrere qualche decina di metri e prendere a destra in salita la Strada Tetti Spinello che diventa sterrata superate le ultime case. Dopo alcuni tornanti si raggiunge una cascina (numero civico 52) oltre la quale si svolta a sinistra in discesa per arrivare alla cascina Siccardi al numero civico 57 di Strada S. Martino.
Poco prima della borgata S. Martino si segue, a destra, una carrareccia che porta nel bosco; si inizia un tratto senza evidenti punti di riferimento. Incontrando in successione tre bivi, al primo a sinistra, al secondo dritto, al terzo poco dopo una piccola frana, a sinistra si raggiunge una piccola valletta. Seguendo la traccia principale e superando un rio, si costeggia sulla destra un lungo prato al cui termine si arriva ad una strada sterrata che sulla destra porta ad una cascina.
Svoltando a sinistra, dopo alcune centinaia di metri si raggiunge la strada di Castiglione – Cordova – Baldissero in prossimità di una cappella nascosta dalla vegetazione. Girando a sinistra si perviene in pochi minuti all’abitato di Cordova che si attraversa fino alla chiesa. (Tutto questo tratto coincide con il percorso n. 74)
Tratto 7 – Da Cordova (452 m) a Bardassano (432 m)
Tempo di percorrenza: 1 ora
Voltando le spalle,alla chiesa si attraversa la strada; a destra, dopo la bocciofila (Bar Bagianni) si segue una stradina asfaltata (Tetti Bianco) in discesa, la quale termina con l’accesso ad una casa privata; poco prima si imbocca sulla sinistra un viottolo erboso. Poco più avanti si passa in mezzo ad un gruppo di case (Cascina Gobetto); in discesa si percorre una strada asfaltata e, dopo aver lasciato sulla destra Tetti Bianco, si giunge ad un tratto inghiaiato di strada Val Peirone che va percorsa fino al termine, quando confluisce nella strada provinciale Castiglione – Chieri. Si prosegue a destra sulla provinciale per un breve tratto ed al primo bivio la si abbandona per continuare a destra per Pavarolo (S. P. n. 224). Si sale fino al bivio per Bardassano, dove, svoltando a sinistra in Via Val Villata, ci si dirige verso il paese. (La descrizione coincide con il percorso n. 83 a ritroso).
Variante
E’ possibile raggiungere Bardassano con un percorso alternativo, consigliabile soprattutto nei mesi estivi; alcuni tratti ripidi “in ombra”, in altre stagioni potrebbero essere infatti eccessivamente scivolosi, specie se affrontati in senso opposto alla presente descrizione. Lungo la Strada Val Peirone, poco prima di raggiungere la provinciale Castiglione – Chieri, in corrispondenza del muro in mattoni rossi di una villa la sinistra a scendere), si svolta a destra su una carrareccia erbosa in discesa. Poco dopo aver attraversato un rio, a un bivio si prende il ramo di destra in salita. Si sale così, tralasciando le deviazioni a sinistra, fino ad incrociare una carrareccia, dove si prosegue a sinistra (si è sul percorso n. 240). Raggiunta la strada asfaltata Pavarolo – Bardassano, la si segue a sinistra in cresta. Ad un bivio si prende a destra in salita la Strada Val Villata, asfaltata solo nel primo tratto in salita e poi sterrata. Superato un dosso, si trascurano tutte le deviazioni, particolarmente quelle a destra; in corrispondenza del n. civico 16 riprende l’asfalto e si va in salita per Bardassano. (poco prima del paese, una stradina asfaltata a sinistra, che si dirama in corrispondenza di un piloncino votivo, permette di abbreviare il percorso tralasciando il centro del paese, inserendosi direttamente nel successivo Tratto 8).
Tratto 8 – Da Bardassano (432 m) a Bussolino (330m)
Tempo di percorrenza 2 ore
Dal monumento ai caduti in prossimità del cimitero, si segue la strada asfaltata in discesa; dopo aver superato il collegamento con la stradina di scorciatoia sopra indicata, si raggiunge e ci si dirige a sinistra su una strada sterrata, a fianco di una bella casa restaurata (n. civico 4); la stradina conduce ad un villaggio residenziale (dopo una grande cabina ENEL si tiene la destra). Nel villaggio si percorre Viale Catullo sino ad arrivare alla provinciale Castiglione – Chieri, dove si attraversa per proseguire sulla strada sterrata Bardassano – Gassino. Si tralascia sulla sinistra la deviazione per Cascina Tonni e si continua pressoché in piano; in corrispondenza di una curva si prosegue a destra in discesa verso una cascina abbandonata (Cascina Ortolanda). dopo di che si costeggia un prato e poi ci si inoltra nel bosco. Si giunge ad una radura e, tenendosi a destra, si sbocca in un vasto prato con una bella visuale (laghetto in basso) per rientrare poco dopo nuovamente nel bosco. Si prosegue, trascurando un bivio a destra nelle vicinanze di una villetta, sino ad intravedere a poca distanza il lato posteriore di una cascina (Polleri di Mezzo). Poco dopo si arriva ad un bivio dove si svolta a sinistra in salita; con due tornanti si arriva alla lunga e stretta dorsale del Colle della Battaina, dove si trova un antico cippo di confine. Si continua a destra lungo il crinale in discesa, ignorando un sentiero che scende a destra. Verso il termine della dorsale si incrocia un sentiero che scavalca la cresta collinare (rete metallica di fronte). Si prosegue a sinistra in discesa; poco dopo, nel bosco, non si continua diritto, ma si va a destra in discesa e, al bivio successivo, nuovamente a destra dove si incontra la strada sterrata. Si supera Cascina Canta, si prosegue ancora in discesa e, oltrepassato il Rio di Valle Maggiore, si giunge alla provinciale Gassino – Cinzano, nei pressi dell’Osteria dell’Antico Pedaggio e del Ristorante Defilippi. Qui si svolta a sinistra e, tralasciando il bivio a destra per Bussolino, si prosegue per raggiungere l’imponente costruzione di Villa Bria; dopo la villa, si svolta a destra sul viottolo che ne costeggia il lato sinistro; al termine della costruzione si prosegue per un cinquantina di metri sulla strada inghiaiata, quindi la si abbandona per prendere un sentiero che si dirama a destra in ripida salita. AI culmine della salita si svolta a destra sulla strada che porta in breve a Bussolino. (Questo tratto coincide con tratti in sequenza dei percorsi n. 83, 82 e 87).
Tratto 9 – Da Bussolino (330 m) a Castagneto Po (490 m)
Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti
Si scende dalla parrocchiale verso il bivio posto in corrispondenza della cappella di San Sebastiano, ove si svolta a sinistra per Strada Sant’Antonio. AI termine della salita inizia il tratto sterrato, in corrispondenza con i numeri civici 41 e 36. Si segue la strada principale lungo il crinale della collina, superando la deviazione a destra per l’Agriturismo “La Corte” e, quasi un km più avanti, la Cascina Lunga (numeri civici 52 e 54), dove si torna su un tratto asfaltato; poco oltre si trascura la deviazione a destra (percorso n. 132 in discesa). per tenere la sinistra in salita. Si perviene così alla Regione San Dalmazzo con cappella omonima, superata la quale si sale ancora su asfalto; si supera una ulteriore deviazione a destra (percorso n. 133 e Cascina Lamborno) e, quando si raggiunge la strada Rivalba – Castagneto, si svolta a sinistra; si percorre la provinciale aggirando il Bric Martina e, superata la località “Tre Termini”, dove è collocato un grande pannello illustrativo del Sito di Interesse Comunitario de “I Bòsc Grand”, si giunge al bivio per Casalborgone ai piedi della cappella di S. Antonio Abate. Si prosegue a destra in discesa incontrando sulla destra una grande cascina abbandonata; in corrispondenza del portone carraio si abbandona la strada in discesa, prendendo a sinistra per la Strada dei Soliti. Si incontra subito sulla destra una cascina ristrutturata con tettoia: qui inizia la Riserva Naturale del Bosco del Vaj. Proseguendo si giunge ad un quadrivio dove, aggirando a sinistra il crinale del Bric del Vai. si continua in discesa sino a raggiungere l’ingresso numero 1 della Riserva, da cui in breve si arriva alla parrocchiale ed alla piazza di Castagneto Po. (Questo tratto coincide con tratti in sequenza dei percorsi n. 89, 131 e 109).
Tratto 10 – Da Castagneto Po (490 m) a Chivasso per la Frazione Galleani (187 m)
Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti
Partendo dalla parrocchiale si prende a salire sulla scalinata che collega Castagneto Po alla frazione Ossoli; si svolta quindi a sinistra percorrendo per 200 metri la strada comunale sino a raggiungere la cappella di San Rocco posta sul lato destro. Qui si imbocca a destra in discesa Strada Giaccona e la si percorre per circa 200 metri sino al pilone votivo, dal quale si imbocca un viottolo in discesa a destra che porta alla Strada comunale di Cimenasco. Attraversata la strada presso un altro pilone votivo, si scende sulla stradina verso Villa Lupo e: raggiunto dopo circa 400 metri un quadrivio, si imbocca la carrareccia centrale non asfaltata, che poi prosegue in discesa in un tratto incassato. Giunti ad un bivio, si prosegue a sinistra arrivando ad una cascina sulla destra (numero civico 61); poco oltre si trova la centrale ENEL e, proseguendo, la frazione Galleani.
Sulla strada 590 si continua a destra per circa un chilometro fino alla rotonda stradale, dove, svoltando a sinistra, si va a superare il ponte sul Po, per giungere così al centro di Chivasso, termine della GTC. (Questo tratto coincide in parte con il percorso n 102).
- Cartografia:
- Sentieri della Collina Torinese (guide 1, 2, 3)
- Bibliografia:
- Sentieri della Collina Torinese (guide 1, 2, 3)