Esistono due possibilità per dividere la gita in due giorni: dormire al Ref. de l'Alpe (2077m) raggiungibile in poco piu' di un'ora, oppure il Ref. Planchard (3169 m) in circa 5 ore dal pargheggio.
L'itinerario e' comunque lungo sia per il dislivello complessivo che per il notevole spostamento.
1° giorno: dal parcheggio di Pont d’Arsine, raggiungibile scendendo dal Col du Lautaret verso la Grave sulla N91 fino a Villar d’Arene e di qui voltando sulla D207L, si prende la mulattiera che segue il fondo del vallone. Dopo circa un’ora si giunge ad un bivio: a sinistra si sale verso il ref de l’Alpe, a destra si continua sul fondo del vallone della Romanche. (NB. Dal ref. de l’Alpe sara’ poi possibile ritornare sul fondo del vallone piu’ a monte, scendendo circa 80 m). Seguire quindi il percorso di destra che dopo poche svolte si immette nel Plan de l’Alpe.
Percorrere il piano, su comodo sentiero, per circa un’ora raggiungendo il Pont de Valfourche che permette di attraversare il torrente della Romanche e raggiungere il Ref. du Pavé . Rimanere sul lato destro orografico per circa mezz’ora fino a portarsi sotto il versante est della Grande Ruine.
Attraversare quindi il torrente (ponte??, guado, neve, nuoto…) e iniziare a salire per pendii morenici. Raggiunte le bastionate rocciose il sentiero permette, prima a sinistra, poi a destra, di superare i salti (qualche fune d’acciaio) fino a portarsi sui pendii superiori a quota 2500 circa. Proseguire ora su comodo sentiero che sale con ampie svolte su terreno prevalentemente detritico puntando direttamente al colle dove e’ posto il Ref A.Planchard (3169m). All’inizio stagione e’ possibile che gli ultimi metri siano su nevai con pendenze molto modeste.
2° giorno: dal rifugio attraversare in leggera salita verso est superando il costone che scende dal Les Jumeaux fino a raggiungere il ghiacciaio superiore des Agneaux. Salire la dorsale glaciale per circa 300 metri con pendenza sostenuta fino a raggiungere l’anfiteatro della Grande Ruine. Inizialmente portarsi sulla destra verso il Col du Diable. La punta piu’ alta e’ la Pointe Brevoort posta alla sinistra dell’anfiteatro per chi sale.
Per salire in vetta ci sono tre opzioni:
1) con un lungo diagonale raggiungere il colletto sull’estrema sinistra a quota 3680 circa (ad est della punta). Attaccare la cresta per facili roccette (II): dopo circa venti metri a sx un canalino (40°) permette di superare agevolmente il salto roccioso (cordini con maillon in cima per la discesa). Seguire quindi la crestina finale su neve o sfasciumi fino alla vetta.
2) attaccare la parete più a dx, superare la terminale, un pendio ripido e raggiungere la cresta a monte del canalino della normale per una rampa obliqua da dx verso sx (misto facile, II, PD).
3) a inizio stagione, o con abbondante innevamento, è possibile salire direttamente la paretina ancora più a dx e seguire un canalino nevoso (40/45°) che esce quasi nei pressi della vetta (PD+).
- Bibliografia:
- S. Constant, Voies normales et classiques des Ecrins