Dal parcheggio seguire la sterrata che termina alle Alpi Les Écules (1880 mt.). A questo punto svoltare a sinistra ed invertire il senso di marcia e puntare decisamente a sud, seguendo vaghe tracce salire di traverso sino a portarsi sotto la verticale del Bec d’Aouille (2565 mt) che si raggiunge per ripidi prati. Il Bec d’Aouille non presenta una vetta distinta è più una spianata. Si sale ora la cresta e si incontra una prima vetta con omino (2741) dalla quale con qualche passo di I° si scende sul filo per proseguire alla più facile Tète Noire (2769 mt). Si evita sulla destra un saltino roccioso e si raggiunge la vetta del Pic de la Varise (2894). In discesa si incontra un altro saltino verticale che si evita sempre sulla destra scendendo una paretina ben appigliata (passi di I°), le tracce degli animali indicano il passaggio esatto. Avanzando in cresta si finisce su di un salto sempre verticale che obbliga a ritornare sui propri passi per aggirarlo tramite una facile cengia sempre sul versante destro. Poi senza problemi sulla vetta del Mont de la Varise (3006 mt). Questa elevazione pare pronta a crollare, enormi crepe precedono la vetta e blocchi parecchio instabili ne formano la massima elevazione. Si risale poi il faticoso pendio di detriti che porta in cima alla Petitecola Rochére (3226). Si scende al colletto e ultima fatica per risalire il ripido pendio che raggiunge la Grande Rochère (3326 mt) punto di massima elevazione della cresta. Discesa lungo la via normale su tracce di sentiero.