Percorso consigliabile d'inverno o a inizio primavera, in quanto molto soleggiato e senza possibilità di rifornimenti d'acqua.
E' la versione breve della traversata integrale con partenza da Ceriale (volendo si può effettuare in discesa, con una seconda auto a disposizione oppure risalendo per strade comunali fino a Peagna).
Il tratto di salita per il Monte Pesalto è spesso invaso dalla vegetazione e risulta a tratti scomodo.
L’itinerario inizia sul lato esterno della curva dove parte un sentiero con segnavia cerchio rosso e P1, oltrepassato il fiume si arriva su una strada sterrata, come si è sulla sterrata parte davanti a noi un sentiero ripido che sale tutta la dorsale del Monte Pesalto nostra prima meta. Ogni tanto c’è una riga celeste come segnavia, il sentiero rovinato dal passaggio delle moto e dall’acqua, sale dritto senza pietà (a parte pochi metri per evitare delle roccette), fino in cima al Pesalto 686 m, passando sotto alcuni tralicci della corrente. Il sentiero, spesso invaso dalla macchia mediterranea, è in alcuni punti ridotto a traccia, in numerosi tratti sono nati dei pini sul sentiero ma basta spostarsi un po’ di lato per passare e dar modo alla vegetazione di ricolonizzare queste montagne vittime negli anni passati di numerosi incendi! Tutto lungo la salita si ha a destra la valle Ibà e le montagne che percorreremo con il nostro itinerario per ritornare a Ceriale, a sinistra la piana di Albenga.
Dal Monte Pesalto proseguire sul crinale, in discesa per traccia e sentiero, segnavia 3 pallini rossi, verso il Poggio Ceresa; dalla depressione tra le due montagne il segnavia diventa triangolo rosso. Giunti sul Pizzo Ceresa 710 m (cappelletta e numerosi ripetitori televisivi e telefonici), si prosegue (segnavia quadrato vuoto rosso) sulla stradina sterrata in direzione del Poggio Grande dove si trova il Forte ottocentesco dei Due Fratelli, si abbandona la strada che va al Santuario, e si sale al Poggio Grande 813 m, cartelli indicatori.
(Possibilità di evitare il Poggio Grande arrivando tramite la strada al Santuario)
Prima del Santuario, all’altezza di un palo della corrente si scende tramite sentiero segnavia P1 e cerchio rosso nella Valle Ibà, e percorrendo il vallone incassato, si torna a Peagna.
Se si volesse invece proseguire con l’anello in traversata fino a Ceriale (seconda auto o risalita a Peagna a piedi) si imbocca il sentiero che passa a destra del Santuario di Monte Croce 735 m, che ne costeggia la recinzione, segnavia quadrato vuoto rosso che ci accompagnerà sino a Ceriale nostra meta finale. Nel tratto dal Santuario fino al monte Sopra Toirano abbiamo anche il segnavia con due trattini e un triangolo rossi. Il sentiero corre lungo tutta la catena di monti che separano la Val Varatella dalla Valle Ibà e dalla piana di Albenga con bellissima vista sulle valli laterali. Lungo lo spartiacque tocchiamo con qualche saliscendi il Monte Acuto 748 m, Monte Sopra Toirano 622 m, Monte Croce 541 m (croce di vetta), Monte Piccaro 281 m (cappelletta e tralicci nei pressi)
(Sullo spartiacque, prima del Monte Acuto si incontrano in due punti due diverse deviazioni che poi si riuniscono, segnavia xx rosse,sentiero molto disagevole in alcuni punti, che permettono di scendere sulla strada cornice tra Peagna e Ceriale nei pressi di una grossa vasca dell’acqua, a circa 600 metri dalla partenza del nostro itinerario, consentendoci così di abbreviare il percorso.
Oltrepassati il metanodotto interrato e alcuni tralicci elettrici, si ha la possibilità di un ulteriore taglio di percorso. Prima della ripida salita al Monte Croce, sulla selletta si può evitare di salire sul Croce prendendo un sentiero sul suo fianco destro che corre in piano verso il mare, all’altezza della vetta, scende verso destra una ripida traccia che va a sbucare sulla strada cornice tra Peagna e Ceriale a circa 1400 metri dalla partenza dell’itinerario.)
Sul Monte Piccaro 281 m, ultima cima toccata nel nostro giro, ci sono alcuni ripetitori e una cappelletta a picco sul mare. Continuando con il segnavia quadrato vuoto rosso si arriva nella pineta del parco del Castello Borelli sul Capo d’Anzio, interessanti e pericolosi i bacini di raccolta dell’acqua con alti muraglioni, bella la stradina con la cunetta in cotto per la raccolta dell’acqua piovana che veniva convogliata nei bacini di raccolta.
Proseguendo sulla stradina sterrata ci si dirige verso Ceriale tra macchia mediterranea e olivi. La strada sterrata finisce nei pressi di alcune case abitate, si prosegue ora su asfalto, sempre con segnavia quadrato vuoto rosso, prima in via Piccardone, poi in via Cadanzo, in circa 300 mi di asfalto si arriva al cimitero di Ceriale.