Molto panoramico su tutte le cime della media val di Viù. Dal colle ottimo panorama sulle cime della val d'Ala.
L'ambiente è severo e selvaggio.
Su molte cartine è indicata erroneamente l’Alpe a quota 1805 m come Alpe Grosso e l’ultima Alpe a quota 1886 m come Alpe d’Ovarda. Localmente però le denominazioni sono invertite.
Sulla Fraternali il Pian del Gieugh è stato italianizzato in Pian del Gioco.
Dopo Inversigni la strada diventa in parte sterrata. Divieto di transito dalla cappella di San Bartolomeo in poi. Parcheggio nei pressi dell'area pic-nic adiacente.
Dalla cappella di San Bartolomeo parte il sentiero 128/a (palina e segnavia) con indicazione Alpe d’Ovarda, Giro dei 7 laghi, Passo Paschiet ecc. Il sentiero sale subito nel bel bosco di faggi intercettando un paio di volte la strada fino a confluirne poco sotto l’Alpe d’Ovarda e transitandone poco sotto. Si procede sulla carrozzabile fino a poco prima dell’ultimo tornante prima dell’Alpe Grosso dove una palina indica a destra il sentiero 127 (Pian del Giuoco, Laghi d’Ovarda).
Si imbocca il sentiero che costeggia per poche centinaia di metri il rio d’Ovarda e poi lo supera piegando a destra. Qui occorre prestare attenzione poiché il bivio non è così evidente (segnavia di cambio direzione sbiadito su masso, qualche ometto). Oltrepassato il rio, dove poi i segnavia diventano nuovamente evidenti, si sale per magri prati fino a un bellissimo ripiano erboso costellato da grossi massi, chiamato Pian del Gieugh.
Da qui la traccia prosegue in falso piano per circa 15′ attraversando il versante per poi ricominciare a salire decisamente, fino ad un nuovo bivio (palina): proseguendo in salita (sentiero 127/a) si giunge direttamente al Lago Grande; proseguendo in piano (sentiero 127) si giunge prima al Lago Piccolo. Se si imbocca quest’ultimo il sentiero supera numerosi valloncelli con caratteristici torrioni, fino a pervenire all’unica difficoltà del giro, un breve tratto un po’ esposto, attrezzato con catene. Superatolo, si perviene in breve al Lago Piccolo 2152 m. Salendo su un costolone erboso verso est si perviene quindi al lago Bleu 2209 m.
Si ritorna sui propri passi per breve tratto, si piega a ovest su uno splendido pianoro erboso da dove appare il Lago Grande 2217 m, dalle acque limpidissime.
Si prosegue nell’anfiteatro roccioso, seguendo fedelmente i segni. La traccia sale ripidamente a sinistra, pervenendo a un colletto. Da qui prosegue verso destra con un traverso su pendii di sfasciumi.
Si raggiunge il bordo superiore dell’anfiteatro roccioso e in breve si arriva ai due laghi Mazzucchini curiosamente indicati su tutte le carte come “I tre laghetti”. Da qui si prosegue salendo fra rocce, raggiungendo il minuscolo laghetto delle Rocce Rosse, quasi asciutto in estate.
Si sale sul costone seguente e si scende poi nel bellissimo e selvaggio valloncello sotto il Torrione Mazzucchini. Si risale quindi per prati e roccette all’evidente colle Mazzucchini 2420 m.
Si riprende il sentiero sul costone e si prosegue su splendide rocce piane seguendo gli imponenti ometti.
Al fondo del crestone si scende per ripido sentierino in un valloncello fino ad avvistare il lago Lungo 2302 m. Si prosegue sul sentiero ora più evidente, scendendo a destra per evitare un grosso ciaplè, raggiungendo in breve il pianoro erboso prima del lago Grande.
Da qui ci si ricongiunge con l’itinerario dell’andata.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo