Pendii alquanto ripidi sia sull'itinerario normale che per le due varianti di discesa.
Materiale: ramponi, piccozza e per torrrione finale corda.
Per il rifugio Vallonbrun (invernale con stufa) seguire il percorso del sentiero estivo.
Dal rifugio con un lungo traverso (direzione ovest) su pendii abbastanza ripidi (necessita neve sicura) portarsi verso la zona del masso scolpito Pierre aux pieds aggirando una piccola bastionata dal lato sinistro su pendii alquanto sostenuti, quindi risalire l’evidente valloncello soprastante che porta ai residui del ghiacciaio de Pisselerand raggiungibile superando un breve risalto roccioso. Proseguire nel successivo ripido canale (100 metri 40°) che sbocca su una spalla a destra della vetta.
Lasciare gli sci sulla spalla spartiacque e scalare il torrione finale prestando molta attenzione per la pessima qualità della roccia.
Discesa per l’itinerario di salita oppure 2 possibilità: a) in traversata scendendo nel canale nord ovest (molto ripido 45° – a volte un tratto con ghiaccio) che porta nel ghiacciaietto del Grand Vallon, quindi attraversare al Col Lanserlia e scendere sulla strada Termignon-Bellecombe (dove si sarà lasciata in precedenza un’auto); b) scendere sul percorso di salita fino al ghiacciaio Pisselerand, quindi attraversare a destra (scendendo) e proseguire la discesa lungo un bellissimo pendio assai ripido che porta al Plan des Cavales, proseguire la discesa giungendo al Refuge du Cuchet dal quale su sentiero si scende facilmente a Lanslebourg
- Bibliografia:
- Gr. Paradiso, Vanoise, Delfinato - CDA Torino