C’è la possibilità di dormire in tenda nei pressi del Grand Lac per spezzare la gita in due giorni.
Autentico belvedere sulla Meje e gli Ecrins, il Gran Galibier è la vetta più alta sulla sinistra orografica della Valle della Guisane.
Da le Pont de l’Alpe, a fianco di una fontana, si imbocca una sterrata piuttosto ripida che in breve diventa un ampio sentiero che dopo alcune svolte, si addentra nel verdeggiante vallone dell’Alpe du Lauzet 1951 m. Al termine del pianoro, si giunge ad un bivio: entrambi i percorsi condurranno al Col de la Ponsonniere, ma quello più rapido continua sulla sinistra, in una valletta laterale nascosta; inizialmente il sentiero è dolce ed attraversa dei pascoli, poi si arriva ad un conoide detritico che si risale con ripide serpentine fino a raggiungere un canalino roccioso, attrezzato con una fune metallica. Terminato il canalino si perviene ad un colletto che si affaccia sul bellissimo Grand Lac 2282 m.
Ora si prosegue sul bordo destro del lago, per poi deviare dedisamente a destra (come per tornare indietro) per collegarsi ad un sentiero sovrastante raggiungendo un alpeggio a 2436 m.
Se dall’Alpe du Lauzet invece si prosegue a destra, compiendo un giro più largo, seguendo il corso del ruscello, si aggira la Aretes de la Bruyere e ci si collega al colletto di quota 2436 m con l’altro percorso.
A questo punto si segue il bel sentiero che con un lungo mezzacosta in semicerchio da destra verso sinistra, tocca il Lac de la Ponsonniere e successivamente il Col de la Ponsonniere 2623 m.
Si prosegue in direzione ovest, seguendo il crinale di detriti ed erba, lasciando poi il bel Lac Blanc in basso a destra, continuando in direzione dell’evidente pendio detritico che andrà salito, in ambiente molto particolare grazie alle differenti colorazioni delle fasce rocciose.
Superato il tratto più ripido si attraversa una conca, che precede una sella sotto il Roc Termier a circa 2900 m, in vista dell’omonimo colle.
Il Col Termier non va raggiunto, ma si seguono ora ometti, tracce e i segni blu verso destra. In direzione della pietraia verso la cima del Grand Galibier
Si deve prima attraversare una zona un po’ caotica di vaste bancate rocciose grigiastre, terminata la quale, ci si trova sotto le pendici della cima est (salibile in 20-30’ difficoltà EE), ed all’inizio di una pietraia . La si attraversa in diagonale puntando alla cima ovest, ormai ben evidente, raggiungendo l’inizio della parte più impegnativa del percorso.
In corrispondenza di una zona di rocce e detriti rossastri, sempre seguendo i segni blu, si sale un breve e facile canalino roccioso (passi di I/I+) che adduce ad una forcella posta sulla cresta est. Qui si affronta una placca leggermente aerea ma ben appigliata, per poi continuare ancora qualche decina di metri su facili passi di I. Terminati i gradoni terminano anche sostanzialmente le difficoltà.
Si continua seguendo i bolli e gli ometti per un sentiero, portandosi sul versante sud (sinistra) su di un terrazzo detritico, un po’ aereo ma ampio e sempre su buon sentiero lungo 20 m, quindi si entra in una piccola conca di pietrame, che infine conduce all’ampia spianata sommitale, con il ripetitore e una croce posta leggermente in basso verso nord su di uno sperone roccioso.
La discesa avviene per il percorso di salita (scegliendo poi quale sentiero utilizzare per tornare all’Alpe du Lauzet) oppure, consigliato, una volta tornati al Col de la Ponsonniere, si segue il sentiero molto evidente (ma non segnalato) che rapidamente scende nel vallone sottostante in direzione del Grand Lac. Dopo una prima parte comoda questo sentiero diventa un po’ meno marcato e più ripido, ma non ci sono problemi di orientamento. Raggiunto il lago, si scende poi dal sentiero attrezzato con funi già affrontato all’andata.